domenica 21 settembre 2014

A scuola!

Per le strade te lo ricordano anche i cartelli: "Rallenta! Ricomincia la scuola!", e ad ogni ora della giornata vedi bambini sui marciapiedi sprofondati dentro enormi zaini colorati.
Bambini da soli, ovviamente, perché a scuola non si va accompagnati.
Gli unici a non avere ancora iniziato la scuola erano i primini, che hanno avuto una settimana di ferie in più.

E' già da un mese che a casa brambillen giace una grande busta per Dede, con le comunicazioni sul materiale da comprare e il programma esatto del primo incontro stampato su fogli colorati, oltre ad una spilla arancione che indica la sua classe: la 1 B.
In soldoni, il foglio giallo diceva:
"Venerdi l'appuntamento è alle 15 in palestra per festeggiare insieme. 
In seguito i bambini saranno riconosciuti dalle maestre grazie all'apposita spilla che dovranno indossare, e andranno ciascuno nella propria classe per conoscersi. 
I genitori rimarranno in cortile ad aspettarli fino al rituale lancio dei palloncini"

Alle 15 in punto i brambillen erano lì, con l'enorme cono di cartone comprato l'ultimo giorno in cartoleria, accolti dalla direttrice con un sorriso incoraggiante.
Non immaginiate le vostre palestre delle vostre scuole, per favore, perché fareste fatica sprecata: immaginate quattro delle vostre palestre messe insieme, nuove e lucide, luminose e pulite, circondate di vetrate colorate e gradinate perfettamente in ordine.
Immaginate le gradinate gremite di genitori con coni di cartone dalle dimensioni spropositate, e bambini con i capelli a spazzola pieni di gel e camicette e cravattini educatamente seduti ai loro posti.
Immaginate 60 alunni di seconda elementare vestiti da animaletti, seduti in uno scenario di tessuti e cartone degno di uno spettacolo teatrale in vera regola.
E immaginate i bambinetti che inscenano uno spettacolo in onore dei primini, recitando, ballando, cantando, con il loro pubblico in adorazione.

Mamma piangeva seduta sulle gradinate fra i genitori, Dede sbadigliava appoggiato addosso ad un enorme signore con la camicia a scacchi, Brontolo era perso chissaddove fra la folla e Macco dormiva a bocca aperta fra le gambe di Mamma.
Poi ogni bambino di seconda è andato a prenderne uno di prima per farlo ballare, mentre Dede continuava a sbadigliare addosso allo stesso signore, senza accennare ad alzarsi.
Quando finalmente è stato trascinato nella mischia, un solo gruppo di bambini non riusciva proprio a ballare, rallentato da un compagno riottoso e distratto, ma Mamma non vi dirà mai quale fosse il gruppetto nè chi fosse l'imbranatissimo bambino.
Consegnato da Mamma fra le mani della maestra, Dede è poi sparito dietro al suo zaino verso l'interno della scuola, fra decide di bambini saltellanti ed emozionati.

E siamo qui.
(E' andato, e tu non sei con lui!)
"Mamma, non voglio andare senza di te!", diceva, e mentre tu lo spingevi incoraggiandolo pensavi che non è giusto, vorrei esserti accanto anche io in questo momento!
Siamo qui ad aspettare che torni, con il cono di cartone in mano che sembra quello di un terremotato in confronto alle creazioni spettacolari degli altri. Tutto riempito di cioccolatini e palline di carta, e colori nuovi e vermi acidi gommosi che gli piacciono tanto. (Che cosa poi ci abbiano messo gli altri Mamma lo ignora, ma prima o poi se lo farà raccontare e per Macco sarà più preparata)
Siamo in cortile con il suo palloncino con il nome e l'indirizzo, che se qualcuno lo troverà glielo spedirà indietro un giorno, forse, mentre la direttrice racconta della scuola, delle ferie, e invita i genitori a non accompagnare i figli se non per i primi tre giorni, perché è importante che imparino presto a fare da soli.
Dopo il suo ritorno un mare di foto, un paio di bretzeln, il regalo di una vicina di casa, il lancio dei palloncini, l'apertura del cono, la cena al ristorante, e finalmente... la nanna.

"Allora? ti è piaciuta questa festa amore? Sei stato contento dei festeggiamenti?"
"Mamma, in verità mi sono annoiato parecchio, non ho capito niente di quello che dicevano e ho anche dovuto sprecare un palloncino molto bello per farlo volare via..."
Silenzio della madre; lui si affretta ad aggiungere "Però mi è piaciuto il ristorante mamma, e anche i cioccolatini!"

E meno male, cuore di mamma sua!



11 commenti:

  1. Gli uomini pragmatici servono in questo mondo! :)
    E poi, lui è in Germania, il pragmatismo fa pendant ! ;)

    RispondiElimina
  2. Tuo figlio è il mio mito!!!Anzi, i tuoi figli!

    RispondiElimina
  3. Uh uh salvato (o salvata??) in corner!
    Bel racconto ... me pare già di vedermi l'anno prossimo nel caos tutto italiano del primo giorno di scuola!!!
    Buona avventura!!

    RispondiElimina
  4. Bellissimo racconto... Ti dirò, sono sempre così tentata... Il pensiero che i miei figli possano crescere nella correttezza, nella puntualità, nella serenità... Fidati, un giorno torneranno in Italia per le vacanze... Forse piacerà loro qualcosa, ma quando non vedranno l'ora di tornare alla loro vita normale, nel loro Paese dove tutto funziona alla perfezione, saprai di aver fatto la cosa giusta. Anche se i primi giorni di scuola sono stati da sbadiglio... ;)

    Maira

    RispondiElimina
  5. Anche per noi primo giorno di scuola quest'anno. Bello. Belli i bimbi, belli gli anni che aspettano loro, bella anche l'emozione di mamme e papà.
    In Italia come in Germania o ovunque.

    Comunque, per motivi diversi, ovvero preparando l'enorme quantità di materiale che serve per affrontare la prima elementare, anche io ho detto: "per gli altri ovetti saró più preparata!";))))

    RispondiElimina
  6. Wow, che bello! A me è piaciuta tantissimo sta festa, anche solo a leggerla!

    RispondiElimina
  7. Che bel racconto! Magari anche da noi a sei anni si potesse mandarli a casa da soli ! Dopo il nostro viaggio in Germania vi invidio sempre più ;-))

    RispondiElimina
  8. Adoro Dede!!
    Dai, che sarà una bella avventura....in bocca al lupo :-)

    RispondiElimina
  9. Ma che bello un primo giorno così!!
    Per Junior l'inzio è stato decisamente più...sobrio e minimal - leggi: tristissimo!! - in confronto al vostro.
    Che l'avventura abbia inizio!! Tienici informate!!
    Impe

    RispondiElimina
  10. Ben in effetti sprecare così un palloncino....
    In bocca al lupo! Un po' di invidia c'è per il teutonico sistema scolastico!

    RispondiElimina
  11. Anche noi in prima elementare!
    Naturalmente inizio non in pompa magna a questi livelli, ma ottimo inizio e in una scuola nuova di pacca. Ristrutturazione (durata quasi dieci anni) di uno storico palazzo cittadino, una valangata di soldi, ma con un risultato favoloso. Degno di Krukkenland, oddio siamo poco lontani in effetti!
    Gruppo insegnanti rodato, d'esperienza e tutti di ruolo.
    Sorridenti, affettuosi, concreti, con le idee chiare.
    Semplicemente bingo, botta di culo pazzesca!
    Buona avventura, Rachele!

    RispondiElimina