Forse perchè in bicicletta si rischia troppo e a piedi si arriva alla meta grigi, fatto sta che se vuoi spostarti in città, è meglio che tu usi una macchina.
A Milano le strade hanno tanti nomi interessanti, ma nessuno ha mai trovato necessario
scriverli in alcun luogo. Perchè a Milano, il vero Milanese sicuramente conosce a menadito tutta la mappa stradale, e non ha bisogno del nome delle vie ad ogni incrocio. Nè tantomeno dei numeri civici vicino ai portoni. Per quelli si va per approssimazioni successive, mentre i forestieri si arrangeranno come meglio credono.
A Milano non è consentito sbagliare strada: se per caso ti immetti in un viale nella direzione sbagliata, non hai modo di svoltare e tornare indietro prima di una decina di chilometri, e capita anche che quando torni indietro, lungo quei dieci chilometri, ci sia un incidente, o un blocco per qualche lavoro stradale, o entrambi.
Perchè a Milano si fanno lavori per mantenere il manto stradale in ottimo stato e, come in altre città, si chiudono le strade e si scrive "DEVIAZIONE ->" con una bella freccia gialla.
Ma a Milano la freccia gialla è una minaccia legalizzata: ti indirizza in un dedalo di strade tutte uguali, a senso unico, e lì ti abbandona perchè di frecce gialle non se ne trovano altre, nè ti è possibile cercare sulla cartina una via alternativa, non essendoci il nome di quella che stai percorrendo.
Quindi non sbagliate mai strada a Milano, perché la temuta freccia ti spedisce in quartieri esotici e remoti in cui ti perderai per svariate decine di minuti, cercando invano indicazioni o qualcuno disposto a dartene.
Perchè a Milano è cosa rara che ti diano retta se abbassi il finestrino e chiedi "Mi scusi". In compenso quelli che sono dietro di te ti suoneranno per suggerirti educatamente dove dovresti andare in quel preciso momento, gesticolando per farti capire meglio.Milano infine è una città che ama la gente e per la gente, tanto che spesso qualche quartiere organizza sagre a sfondo commerciale, chiudendo intere vie.
In quei casi la freccia gialla non si trova neanche, e tutto è lasciato all'improvvisazione del fantasioso automobilista.
Dopo 95 minuti di peregrinazioni (e irriproducibili parolacce) Mamma e i bimbi sono finalmente arrivati a casa, dopo due incidenti e tre feste di quartiere.
Dovevano percorrere sedici chilometri, hanno sbagliato una piccola uscita della tangenziale... e finalmente questa: