La canottiera a righe nuova gli sta benissimo. I capelli un po' allungati, biondi, il sorriso totale di chi non ha pensieri.
"Amore della mamma, ma quanto sei bello così!" gli dice lei mentre veste Dede per l'asilo.
Assomiglia a qualcuno... pensa poi distratta.
E in un attimo BAM! un ricordo terribile, drammatico, le toglie il fiato e la lascia ammutolita.
Nessuno dovrebbe soffrire così. Nessuno!
Un bambino della sua stessa età, allora, e della stessa età di Dede, oggi; una canottiera a righe, un sorriso sereno, tanto tempo fa... il suo primo ricordo "storico" probabilmente.
Gli somiglia Dede, somiglia a quel bambino lontano che ha scavato un solco nel suo cuore da sempre, e con la stessa canottiera indosso non si può che pensare a lui.
E non si può non pensare a lei. Sua madre.
Nessuno dovrebbe soffrire così tanto.
La chiamarono fatalità.
Mamma ricorda la tragedia, e può solo immaginare il senso di impotenza di quella donna, l'orrore della vita di un figlio che scivola via in un buco nero, e tu che resti a galla a strillare al cielo.
Fino a che hai voce, fino a che il gelo non ti annienta per sempre.
Fino a che intorno a te non resta che silenzio, e tuo figlio non c'è più.
Mamma ha trascorso la giornata di ieri fra pensieri funesti e lacrime.
Abbiate pazienza, oggi gira così.
mamma mia! ci credo. quando sento certe tragedie penso sempre che non psso capire, che non posso sapere ma posso immaginare quel dolore, e solo questo mi fa male!
RispondiEliminaSono stata male un giorno intero soltanto a pensarci... viverlo deve essere inimmaginabile
EliminaNon me ne parlare, Rachele. Che io non ci dormo la notte pensandoci. E purtroppo basta aprire qualsiasi quotidiano in una qualsiasi mattina per precipitare nel baratro...
RispondiEliminaE' che ci sono dei giorni in cui sei più predisposta alle notizie cattive e ti fanno star male più del solito.
Elimina:-/ Quante storie drammatiche. Ieri per la giornata della morte perinatale (ma anche oltre) il capo di Dear Husband vendeva in ufficio dei cioccolatini per raccogliere fondi per l'ospedale dove il suo bambino di 6 anni non ce l'ha fatta. Madonna che magone.
RispondiEliminaDai che oggi c'e' il sole, te ne mando un po'.
E' arrivato cara, grazie! :) splende nel cielo blu!
Eliminabasta buttare (o non usare più) la maglietta.
RispondiEliminaE il gioco è fatto
Oddio... dici?
EliminaIo penso che comunque una madre trovi sempre qualcosa per cui essere angosciata. Siamo perverse di natura. Io dovrei buttare il mondo intero probabilmente :)
Quando ho letto canottiera a righe la mi a memoria è andata al Alfredino.....terribile, terribile.
RispondiEliminaanche io
Eliminafacevo le elementari. Era giugno (era nei giorni del mio compleanno)
povera gioia avrebbe circa la mia età
O come lo ricordo anche io ...che flash cara....no nessuno dovrebbe mai soffrire cosi'
RispondiEliminaGià
RispondiElimina:********
Quanta paura, quanto dolore...posso solo immaginare, anch'io sono campionessa mondiale di angoscia materna. un abbraccio
RispondiEliminaAlfredino Rampi....che ricordo terrificante. Ero una bimba come lui e mi restò nel cuore un dolore immenso. Pensa tu sua madre...no, guarda, no....
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