Ed eccoci di nuovo qui, dopo la prima settimana di vacanza
dei brambilla al gran completo.
“Lunedi e martedi si va a Fiabilandia”, aveva esordito Mamma
domenica scorsa, carica di entusiasmo, facendo la spesa per il pranzo al sacco
da portare al parco dei divertimenti.
Lunedi il buon Dede aveva portato la colonnina blu del
termometro a 39.4 gradi in meno di 30 secondi, e Mamma ha reputato superfluo
continuare per altri 4 minuti e mezzo la misurazione della febbre.
Martedi, con ancora 39.4 in pieno pomeriggio, Dede si stendeva a
tappetino su Mamma, e con una temperatura esterna solo di poco inferiore alla
sua le chiedeva “Mammina mi riscaldi un pochino?”. Mamma sudando e
boccheggiando tirava su quasi piangendo una coperta sul figlio avvinghiato a
lei.
Mercoledi la febbre era sparita, e Mamma ha sentenziato:
“Venerdi e sabato si va a Fiabilandia”
Nemmeno a dirlo, sabato a Villa Delirio si è fatta la salsa
di pomodoro.
E quando si fa la salsa a Villa Delirio si parla di cento o
centocinquanta chili di pomodori da lavare, tagliare, scolare, condire,
cuocere, passare, invasare e sterilizzare.
La salsa di pomodoro mobilita tutto il parentado, e ogni
anno si scatenano liti e guerre intestine e crisi esistenziali degne della
migliore telenovela sudamericana.
Mentre un bambino cadeva e continuava a fare pipì addosso,
uno scappava per tutto il giardino nascondendosi ovunque, un altro gli correva
dietro dicendo “Scusa mamma, ma adesso devo proprio correre dietro di lui”
(indovinate chi?) e uno stava attaccato come un koala al padre (indovinate
chi?); Brontolo sedeva accanto a nonno Buno (perché nonno Buno si è rifiutato
di fare la salsa prima di Ferragosto, per oscuri motivi
etico-superstizioso-religiosi) a guardare i pargoli e le olimpiadi.
Mamma e Atili hanno tagliato e svuotato diverse decine di
chili di pomodori, nonna Tonia li ha cotti, zio Paio li ha frullati e invasati,
Sorilla li ha lavati e ha cambiato svariate mutande pisciate, mentre lo zio
Mario compariva sull’uscio giusto il tempo di comprendere appieno il significato
profondo del nome “Villa Delirio”, e scappava immediatamente dopo.
“Domenica e lunedi si va a Fiabilandia”, ha continuato
imperterrita Mamma, per poi sentire al TG che metà Italia si riverserà nelle
autostrade per andare in vacanza in quei giorni, e l’altra metà ci si riverserà
per tornare dalle vacanze. Il bollino nero previsto l’ha scoraggiata solo
momentaneamente, e senza battere ciglio ha concluso la settimana con una frase
già nota: “Lunedi e martedi si va a Fiabilandia”.
Questa volta però non ha bisogno di fare la spesa, perché è
già tutto in dispensa da giorni pronto ad essere cucinato.
La foto-gioia di questa settimana, è il Carnevale sul mare.
Si, perché nella città delle vacanze dei brambilla non ci si
fa mancare niente, nemmeno il carnevale in agosto, e Mamma è riuscita a
trascinare alla parata i tre maschi della famiglia. Il miracoloso evento l’ha
esaltata al punto da non curarsi di tutto quello che le veniva bofonchiato
attorno:
uno si è lamentato piagnucolando che c’era troppa confusione
e voleva tornare a caaaasaaaa, salvo poi incantarsi davanti ai carri illuminati
e maestosi e chiedere solo un gelato con la panna.
Uno si è lamentato piagnucolando che non voleva tornare affatto
a casa, incantato dalle ballerine e dalla musica (e lui è la speranza che
illumina il futuro sociale di Mamma).
L’ultimo, il più lamentoso, il più Brontolo di tutti i
bambini, si è lamentato dall’inizio alla fine che voleva tornare a casa, accusando
svariati malori, con una lieve interruzione del mantra soltanto durante il
passaggio delle ballerine brasiliane.
Ora che lo sa, Mamma ha intenzione di contattare una
qualsiasi di quelle belle figliole, e implorarla di fare un giretto in costume
e piume da queste parti, ogni tanto, giusto per dare una silenziosa tregua alle
sue orecchie.
Alcuni carri della sfilata di carnevale |
Eheheeh!
RispondiEliminaI bambini sono così, e ogni cosa che fai diventa più faticosa, ma anche più particolare.
Anche a casa mia fare le conserve è un evento apocalittico!
Mi sono sempre chiesta perché non si possono fare con calma e serenità... Forse non viene bene la salsa? 8) mistero...
EliminaRinuncerei ai pomodori senza alcun problema!!! un casino simile mi farebbe schizzare!
RispondiEliminaMa questo posto (fiabilandia) dov'è?cosa c'è?
Eh ma poi in inverno la tua salsa è tutt'altra cosa!
EliminaFiabil è un vecchissimo parco dei divertimenti fra riccione e Rimini. Il paradiso dEi bambini piccoli!
Oh mamma mia la salsa di pomodoro! Io l'adoro d'inverno ma quando c'è da farla in estate... Mio marito (svizzero) è ancora sconvolto dall'ultima volta che l'abbiamo fatta seriamente a casa mia. Io che passavo chili di pomodori per la salsa (comprati con mia sorella, maturi che non potevano aspettare), mia sorella che ridipingeva camera sua (perchè fare una cosa alla volta?) e mio padre sul tetto a far riparazioni.
RispondiEliminaInvece, cambiando discorso, coi bambini mai annunciare i programmi in anticipo, organizzare di nascosto e partire rapidamente per evitare malattie etc. :-)
Welcome back! E che bello fare le conserve, hanno un rituale che personalmente rassicura, il perché non so spiegartelo ;-)
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