Sono andati e tornati.
Toccata e fuga, mordi e fuggi, insomma, un lampo.
Nel giro di tre giorni hanno fatto in tempo a ricordare come si vive nel traffico e cosa significa avere dei negozi forniti, e hanno sperimentato la dolce felicità della famiglia intorno e la confusione nevrastenica della casa invasa dai bambini.
Lasciando una città che si crogiolava sotto i 15 gradi di un sole quasi primaverile, Mamma ha provato l'assurdo desiderio di non partire.
"Magari sarà caldo anche li...", ha provato ad incoraggiarla nonno Bruno, dimenticando la tormenta di neve che hanno attraversato nel viaggio di andata.
E poi si fa il momento di salire in macchina.
"Abbiamo dimenticato l'acqua!" realizza Mamma d'un tratto.
"No, tranquilla, c'è" risponde Brontolo-eroe.
"Sicuro?" chiede lei incredula.
"Si, l'ho presa io", e facendoci caso attentamente, si può notare il petto di quell'uomo tuttofare gonfiarsi d'orgoglio.
Così arriva il momento di partire.
"Mamma ho sete!" annuncia Dede al primo semaforo.
"Brontolo, dove hai messo l'acqua?" trilla lei.
"Eh? L'acqua? E che ne so"
"Hai detto che l'hai presa tu. Dov'è?"
"Io? No!"
(Io no?!?)
"Non l'ho mica presa... dicevo così, c'è sempre dell'acqua in macchina, no?"
(E certo... e chissà come ci finisce, in macchina)
"Però dai, anche tu: perchè hai tolgo la bottiglia dell'andata?" conclude lui.
E così arrivano al cuore del viaggio.
"Vuoi il cambio? ti vedo un po' distratto oggi" chiede lei.
"Ma che dici, sto benissimo, non mi serve niente" risponde lui osservando le montagne a destra e a sinistra con lo sguardo vacuo.
"Allora chiudo un secondo gli occhi se non ti dispiace", conclude l'illusa.
Brontolo guida, e guida, e guida dritto (anche quando dovrebbe imboccare l'uscita), e va avanti ancora ("Tò guarda, un nuovo hotel laggiù, bello eh?"), e sono quasi a Berna anzichè a Basilea, ma che fa tanto inizia sempre per B...
"Rachele che dici? Abbiamo sbagliato strada?" dice lui davanti ad un cartello stradale sconosciuto.
Mamma apre gli occhi. (Abbiamo?!?)
Sbuffa un paio di volte ma non dice nulla. (Inspira... espira... e ora taci... ispira ancora...)
Brontolo chiede scusa e fa ammenda.
Lei continua il suo training autogeno e ci sta quasi riuscendo.
"Si, però dai è anche colpa tua! Perchè non me l'hai detto che dovevo uscire prima?"
E così fu che Mamma ha rotto il suo silenzio.
Povero Brontolo...
Ma non puoi lasciarci così! Dacci almeno un assaggio degli improperi che gli hai rivolto!
RispondiEliminaAhahah! improperi? perchè dici improperi?sono stata solo molto gentile... non ci credi? ;)
EliminaVado di fantasia???
RispondiEliminaSbizzarrisciti, non ci andrai troppo lontano! :D
EliminaEpperò hai fatto bene!!!!!!
RispondiEliminaPerchè quando ce vò, ce vò!
EliminaEh sì, ci hanno proprio separate alla nascita!!!
RispondiElimina.....ma a quanto pare anche i nostri mariti!!!!
Mi consola! ...o no? ;)
EliminaAnche mio marito quando sbaglia dice "abbiamo", ma quando va tutto bene è lui che è un asso al volante!!
RispondiEliminaPerò, dai, un po' di insulti potevi anche scriverli, magari prendevo spunto per la prossima volta.....;-)
Uhuhuh :D
RispondiEliminaIo ho esperienze simili, mio marito è un amore, ma ha un pessimo senso dell'orientamento e spesso se non ci fossi io con lui in macchina andrebbe a finire chissà dove ;-)
Io quando sbaglia strada mio marito.... mi incendio....
RispondiElimina