Il sole è ancora caldo, e Mamma li ha portati al mare per una
delle ultime volte.
In questo periodo la spiaggia è deserta, gli ombrelloni sono quasi tutti chiusi ed è facilissimo tenere d’occhio i bambini senza seguirli come un’ombra.
E’ l’occasione giusta per provare a fare come tante
amiche hanno cercato di insegnarle: sdràiati sul lettino e guardali da lì.
E così, mentre loro giocano con i secchielli in riva, lei li osserva
dal lettino. Quando poi tornano all’ombrellone, esaltata dalla precedente performance, azzarda pure un gioco di
enigmistica, tenendo la metà matematica del cervello impegnata sul Brain
Trainer, e la restante metà all’erta sui suoni che emettono i due.
Si sente una gran mamma arrivata: i bimbi giocano tranquilli
e lei si rilassa al mare.
Che pacchia! Va tutto alla grande, pensa, chissà perché non l’ho fatto prima, anzichè andare avanti e indietro per la spiaggia per tutta l'estate?
Che pacchia! Va tutto alla grande, pensa, chissà perché non l’ho fatto prima, anzichè andare avanti e indietro per la spiaggia per tutta l'estate?
Poi arriva nonna Tonia, e con lei arriva anche la risposta.
“Ma chi ha bagnato la mia borsa?” chiede un po’ irritata, tirando fuori fanghiglia dalla sua borsa del mare.
Da quel momento la bolla di perfezione scoppia, e le cose
precipitano.
O meglio, tornano alla normalità.
O meglio, tornano alla normalità.
Mentre Mamma giocava a fare la
mamma ho-tutto-sotto-controllo, Macco ha riempito un secchiello di acqua, ci ha
versato dentro della sabbia e poi ha beatamente distribuito la poltiglia schiumosa nella borsa della nonna, sui propri vestiti e sui lettini circostanti.
Successivamente ha tirato giù il costume e ha fatto la pipì
un po’ ovunque, compresi i giochi, girando su se stesso felice come
il draghetto Grisù.
Poi, elettrizzato da tanta autonomia, è andato in riva a
prendere a calci il mare mosso, e terribilmente irritato per l’intervento
coercitivo di Mamma, ha tirato pugni di sabbia sulla testa del fratello, della
madre (no! i pidocchi no!) e su tutto quello che non era già stato insabbiato dal secchiello schiumogeno.
Nel contempo Dede si ricordava che è molto bello fare la
pipì in compagnia, e imitando Macco tirava fuori il pisellino, puntandolo a venti centimetri dal naso del vicino di ombrellone, beatamente
sdraiato, per non bagnare la “nostra” sabbia.
Mamma ha fatto appena in tempo a sollevarlo via da lì,
mentre Macco scappava veloce, improvvisamente libero.
Una volta recuperato e bloccato al proprio posto, ha
allietato i pochi presenti con una litania infinita “Vojo papà” che ha fatto
guadagnare alla indifferente madre sguardi riprovevoli e colpevolizzanti.
Mamma, dopo aver lavato i giochi bagnati di pipì santa, lavato
i vestiti infangati di Macco, raccolto cellulare e Brain Trainer finiti fra la
sabbia e strigliato il selvaggio tutto bagnato e insabbiato, è
stata istantaneamente illuminata dalla Verità.
Mancano ancora 7 mesi per uscire dal tunnel dei terribili 2 anni.
O
qualcuno è ancora troppo piccolo, o Mamma ha ancora molto da imparare dalle
sue amiche.
In ogni caso, la pacchia deve ancora aspettare.
In ogni caso, la pacchia deve ancora aspettare.
Io questa cosa dei terribili 2 non l'ho mai capita. Checco ne ha 3 da 3 mesi ma non è cambiato un fico secco....
RispondiEliminaBenone! la cosa mi consola molto! ;)
Eliminadai, vedi il lato positivo della faccenda...una settimana in più di vacanza..
RispondiEliminaSi, il mare a settembre è una cosa bellissima!
Eliminapeccato solo che l'aria da fine stagione lo renda un po' malinconico
Non ti lamentare Rachele.
EliminaA casa è peggio.
Oddio Ata hai ragione... non ci voglio pensare!
EliminaBrain Trainer, chi è?
RispondiEliminaE' la mia rivista enigmistica-droga. Ne compro una all'anno, ma ci vado via di testa!
Elimina