martedì 24 aprile 2012

Aiuto, le femmine

Dede è un bambino tranquillo, capace di giocare per ore da solo senza fare un capriccio, adora leggere libri e farsi fare le coccole da Mamma.
E' il classico bambino mammone, orgoglio di una mammà che lo adora, e non le ha mai dato motivo di rimpiangere la figlia femmina che Mamma ha sempre sognato.

Dede ha due amiche del cuore, oltre a due amichetti: Gegécaca e Aia, come le chiama Macco.

Gegécaca ha una cascata di riccioli folti e selvaggi, a volte legati con dei codini, e indossa maglioni di pizzo lavorati ai ferri o ricamati a mano.
Mamma adora lavorare a maglia e ricamare, e per questo invidia tanto la sua mamma: non puoi proporre un maglione ricamato ad un maschietto, o fargli i codini quando sei stanca di vederlo con la solita pettinatura...

Aia invece è di quelle bimbe che indossa vestiti con fiocchi rosa e sbalzi di tulle, che colora solo album delle principesse e non tollera mettere oggi gli stessi vestiti che aveva ieri.
Mamma invidia tanto la sua mamma, soprattutto da quando ha visto il nuovo guardaroba primavera-estate 2012, e quando si è soffiata il naso sui suoi fazzoletti profumati con Hello Kitty stampigliata sopra, è andata letteralmente in brodo di giuggiole.

L'altro giorno Mamma e Dede sono rimasti a casa insieme tutto il giorno, e Dede è stato il solito Dede, l'adorato e tranquillo maschietto. Hanno disegnato trenini, li hanno ritagliati e incollati sui binari attaccati al muro. Hanno giocato con le macchinine, hanno tirato fuori tutti gli animali di peluche.

Poi gli è scattato qualcosa dentro.
"Se fai così allora io non gioco più" ha gridato con voce rotta spingendo in avanti il labbro inferiore, corrugando la fronte e incrociando le braccia, e se ne è andato nell'altra stanza senza voltarsi.
Mamma è rimasta a bocca aperta, con i colori ancora in mano.
Non era successo assolutamente nulla!
"Tu sei cattiva" ha urlato poi scuotendo la testa, tornato sui suoi passi.
Pochi minuti dopo si è rifiutato di indossare il bavaglino del giorno prima, asserendo che non poteva assolutamente usare una bavaglia già usata.
E quando infine è scoppiato a piangere urlando "Voglio il mio papà, tu sei cattiva, voglio solo il mio papàààà" senza alcun motivo plausibile, Mamma si è ripresa dallo stupore iniziale ed è sbottata.

"Ma che fai, ti comporti come Gegécaca e Aia?" gli ha chiesto irritata, rivedendo in lui tutti i capricci delle amichette. Insomma, a loro possono essere anche passati certi capricci, hanno i vestitini rosa, ma a lui...
Il broncio gli è passato in un istante, la crisi d'identità è svanita e Dede è tornato il pacioso bambino di sempre. "Tu ti chiami Amore, mamma", le ha detto sorridendo dentro un grande abbraccio.

Mamma voleva una femmina tutta fronzoli e moine, l'ha sempre desiderata.
Ma le sono bastati quattro minuti di capricci femminili, e il celeste è diventato il suo colore preferito, la sua nuova bandiera.
E pensandoci bene anche il fantastico trenino Thomas, in fondo in fondo, non ha nulla da invidiare a Hello Kitty e a quelle smorfiose principesse.

Me ne rendo conto solo ora, poveri maschi, che cosa dovete sopportare con queste donne...

2 commenti:

  1. i capricci delle bambine sono adorabili... ;-) Te lo dice una che la veste coi pizzi, ma anche con la tuta, coi codini, ma anche coi capelli sciolti, che la fa giocare col didò e con gli acquerelli...
    Piuttosto spero tanto che Alessandro sia come Dede, perché di un maschio iper-esuberante e un pò violento ne farei anche a meno ;-) Cinzia
    p.s. poi mi dovrai dire che giochi gli dovrò far fare... esiste altro oltre alle macchinine?
    Baciotti la tua ex-collega

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  2. Falla crescere, poi ne riparleremo, eheheh! :)))
    Cmq Dede e Marco giocano con cose completamente diverse: trenini, macchinine, animali Dede, palla, disegni, monopattino, bicicletta, Marco.
    E il didò è asessuato per fortuna!

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