mercoledì 4 aprile 2012

Pregi e s-pregi

Dede ricorda tutto, é la mia memoria perenne. 
Non c'è nome che gli sfugga, e grazie a lui non faccio più figuracce con nessuno. Ma non solo: ricorda i nomi anche dei bambini incontrati al parco giorni prima, o dei cagnetti che portano a passeggiare sotto casa nostra, e Mamma fa veramente un figurone con tutti quanti.

Macco invece trova tutto, è il mio occhio sempre vigile. 
Nota ogni dettaglio e lo registra finchè un bel momento torna utile, e quando Mamma si chiede già innervosita "Ma dov'è finita la tal cosa?", lui si illumina di immenso, spalanca gli occhioni blu e con il dito cicciotto puntato verso destinazioni misteriose parte alla meta dell'oggetto cercato dicendo "Eccolo!"
E puntualmente Mamma gli è grata fino alle lacrime.

Brontolo unisce entrambe le doti in un miscuglio particolare. 

Ricorda la formazione di ogni squadra di calcio degli ultimi 8 mondiali, ossia da quando ha iniziato a capirci qualcosa. Riconosce un film da un fotogramma e sa dirti cast, regia, anno di uscita, presidente della repubblica e formazione completa dei ministri di quell'anno, ecc. ecc. in un crescendo di virtuosismi quasi fastidioso. (Mamma è in grado di rivedere un film per la sesta volta, e se ne accorge solamente quei 20 minuti prima della fine, giusto in tempo per rovinarle la sorpresa del finale).
Credo che conosca a memoria la tavola periodica per suo diletto personale, e sa citare vita morte e miracoli di tutti i personaggi le cui vite lo hanno interessato.
PERO'...
Però non ricorda ancora dove teniamo la biancheria dei bambini, o come si accende la lavatrice per fare il bucato scuro. Non sa se le tovaglie si trovino nell'unico cassetto della cucina o chissà dove nascoste per casa, e ogni volta che finiscono i pannolini di Macco e gli chiedo di prenderli nuovi, puntualmente mi chiede dove siano (nell'armadio), e altrettanto puntualmente sbaglia armadio e apre quello del corridoio.
Considerando che in genere li ripone lui negli scaffali più alti, questa sua dimenticanza selettiva potrebbe essere oggetto di studio.

Per quanto riguarda il notare, riesce a dire in un istante se Mamma ha pettinato il ciuffo più avanti del solito, nota ogni differenza di trucco, di biancheria, addirittura se ha tagliato le unghie o messo lo smalto. Certo, sono soddisfazioni che in genere un uomo non dà alla propria moglie, e Mamma glielo riconosce.
MA...
Ma non trova nulla nemmeno se glielo metti in mano, ed è sempre convinto che sia io a fargli quotidiani dispetti nascondendo le cose e facendole ricomparire soltanto quando arrivo a cercarle.
E non ha ancora imparato che se una pianta viene annaffiata come lui è solito fare (ossia mai), questo in breve tempo la uccide. 
O meglio, questo l'ha imparato, ma non si accorge proprio quando la pianta anziché svilupparsi in altezza si sta sciogliendo sul tavolo.
I brambilla hanno una bella piantina in bagno su una mensola, così in alto che soltanto lui può arrivarci senza far fare a Mamma strane manovre. E' quindi addetto al suo sostentamento.

Ogni tanto lei lo richiama all'ordine, e lui l'annaffia. Ma il suo pentimento per la dimenticanza è tale che la pianta ormai non sa più se morire di sete o piuttosto annegata.
Proprio ieri, dopo mesi di agonia, Mamma ha sostituito quel che resta della piantina con una nuova, stesso tipo e stesso vaso.
I suoi quattro stecchi sono stati ricoverati in un luogo più accessibile per essere risanati, e al loro posto c'è un tripudio di foglie verdi e in salute.
Brontolo non ha commentato nulla.
Alla domanda diretta, ha spalancato gli occhi: "Ma davvero l'hai cambiata? Ma pensa... credevo di essere stato io. Mi sono detto, hai visto che bravo che sono? e dire che lei si lamenta sempre..."

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