giovedì 10 maggio 2012

Il lavoro dei nostri sogni

Stefania fa il lavoro dei suoi sogni.
Che fortunata, direte, ma che ci importa?
Il fatto è che Stefania fa anche il lavoro dei sogni di Mamma, e qui la cosa importa a me, eccome!

Perché Stefania forse stanotte dorme a casa sua, ma ha sempre pronta una valigia per partire l'indomani.
Perché Stefania ha girato il mondo e continua a farlo, con responsabilità di progetti che la stimolano e frequentando persone che la stimano, libera di fotografare quel che le piace e di mangiare dove e quando vuole.
Stefania aiuta chi ha bisogno e dedica la sua vita ai paesi in via di sviluppo, ed è questo che avrebbe sempre voluto fare Mamma, senza sapere che non occorreva necessariamente farsi suora per poterlo realizzare...

Anche Mamma sa che (forse) stanotte si addormenta nel suo letto, e non sa mai in quale altro si sveglierà all'alba del giorno dopo, ma non è proprio la stessa cosa...
E' pur vero che anche Mamma ha la responsabilità di due persone che la temono e l'adorano, che la stimolano e la stimano, ma non è proprio la stessa cosa...
E anche Mamma dedica la sua vita alla crescita e allo sviluppo di chi ha bisogno, ma non è proprio la stessa cosa, non fosse altro per la rinuncia alle fotografie che vorrebbe tanto fare senza essere strattonata ogni volta che sta scattando, e al mangiare (dove e quando vuole è superfluo)

Si, ma tu hai due bellissimi bambini, le dice qualcuno per incoraggiarla; e con questo crede di chiudere la partita.
Bene. Mamma ha due bellissimi bambini, e ne è felicissima.
Stefania però fa il lavoro dei nostri sogni.

Non è proprio la stessa cosa...


(Con questo mi chiedo: ma devo necessariamente operare una scelta fra una carriera gratificante e una famiglia felice?)


3 commenti:

  1. Che domandona? ... da quel che vedo (che però è ppoco) teoricamente no, di fatto sì! Scegliere uno toglie risorse all'altro: poi che moti riescano a conciliare le due prospetive è comunque un segno di speranza. ciao

    RispondiElimina
  2. Mi associo, è una domanda senza una vera risposta. Secondo me qualcosa si perde sempre, perchè la coperta è corta per due aspetti della vita che richiedono immense energie (essere buoni genitori e mantenere il lavoro dei sogni). Io ho fatto un pò a metà, ma il mio è un discreto lavoro senza essere quello dei sogni ... quello sta nel cassetto non l'ho ancora buttato del tutto. Però per ora la maggior parte dei pensieri buoni la devo a mio figlio, ne abbiamo entrambi molto bisogno, quindi sogno e vivo. Non è la stessa cosa ma ...

    RispondiElimina
  3. Fino a che non avevo figli ero una carrierista convinta e quasi mi davano fastidio i bambini...poi sono diventata mamma e mi si è aperto un mondo! Meraviglioso!
    Adesso il lavoro è sempre importante ma è passato in modo naturale al 2°posto. Senza rimpianti. Ma magari capisco che non per tutte puo' esser così. Ha ragione Marzia, la coperta è corta....

    RispondiElimina