giovedì 31 maggio 2012

L'abito

"Ciao, sei bella!"
"Si, si, sei bellissima"
"Ohhh... è proprio vero che sei bella. Si"

"Ciao mamma, che bella che sei così, smack"

Mamma ha un vestito estivo, con due bei grossi fiori sulla gonna corta a campana.
Di quelli che comperi pensando di usarlo per chissà quale evento mondano.
Di quelli che poi realizzi che con due bestiacce piccole, gli eventi mondani li puoi soltanto immaginare in un negozio di vestiti coi fiori.

In mancanza di eventi speciali, Mamma ha deciso di indossare l'abito semplicemente quando ne ha voglia.

E dopo l'accoglienza di oggi delle bimbe dell'asilo di Dede, pensa che da domani si trasferirà a vivere lì, ammirata come una principessa.

mercoledì 30 maggio 2012

Il mio terremoto

La terra trema.

E' tutto così strano, mi manca l'appoggio, la testa gira.
Sono seduta e sento il mio sedile ballare; argutamente capisco che c'è qualcosa che non va, visto che non sono su una sedia, ma accovacciata per terra.
Istintivamente cerco il lampadario, le tende, qualsiasi cosa sia appeso e che mi faccia capire che non sono vertigini, ma qualcosa di grande si sta scatenando.
E' l'energia intrappolata nelle viscere della Terra che la fa sussultare.
Potente.
Realizzo che è il terremoto, di nuovo, e non appena l'ho realizzato è già passato.
Un gioco da ragazzi, penso, non c'è nulla da avere paura.

Poi mi guardo intorno e ricordo che sono sola.

Ecco, proprio allora scatta il panico: quando ogni persona che ami è in un posto diverso, e tu non sai.
Non sai se stia bene, se sia tutto a posto, se qualcuno dei tuoi bimbi si sia spaventato e stia piangendo lontano da te.
Non so chi chiamare per primo: uno degli asili, l'ufficio di mio marito, la casa dei miei...
Ma il problema è presto risolto, visto che le linee telefoniche non funzionano.

Un elicottero dei soccorsi continua a ronzare sulla città, e alimenta gli incubi.

Rimango lì, nel mio silenzio pesante, a cercare dalla finestra indizi di normalità.


martedì 29 maggio 2012

Nella busta della spesa

7,5 euro di nespole.
Un ananas, 5 banane, 6 limoni, 2 confezioni di gelati diversi, un secchiello da un kg di tarallini, 2 cestelli di ricotta per provare una nuova crostata, lievito per nuove panificazioni, 2 panetti di mozzarella per future pizze, farina di riso e biscotti senza glutine, oltre a 800 g più 100 gratis di spicchi di sole.

Decisamente non è più il caso di andare a far la spesa nella giornata di digiuno.



P.S.
C'è stata una nuova scossa di terremoto poco fa. Ancora non ci sono notizie delle zone del modenese, ma a Milano si è sentito eccome.
Hanno interrotto alcuni programmi radio, hanno evacuato gli uffici del comune, si sono spaventate diverse mamme dell'asilo.
Trenta secondi di panico.
Così dicono.

Mamma, lei continua nella sua beata sordità.
Ma ora inizia a preoccuparsi sul serio al pensiero che potrebbe caderle la casa addosso e non se ne accorgerebbe se non troppo tardi...

lunedì 28 maggio 2012

Posso giocare anch'io?

Mamma sta preparando la colazione del sabato.
Nel weekend le mattinate dei brambilla sono lunghe e pigre, scandite da musica, pianti, giochi e capricci che se vengono ignorati svaniscono fortunatamente da soli.
Come ogni fine settimana, Mamma mette a lavare 2 bucati, li stende, prepara un dolce, lava e veste i bimbi, e se pranzano a casa prepara anche da mangiare.
Normale amministrazione per una donna.

In tutto questo da fare Brontolo siede davanti a Youtube con la bocca aperta e le corde vocali calde, e riempie la casa di musiche ora improbabili e dimenticate, ora gradite anche a Mamma.
Il che non sarebbe nulla di male, se non avesse l'ardire di gorgheggiare con grande ispirazione, pretendendo di non essere disturbato (e chi l'ha sentito cantare, sa bene di che cosa io parli...).

"Mamma, mi dai ancora yuoggut per favore?"
Mamma smette di fare colazione, si alza e prende altro yogurt per Dede.
"Mamma, biccotto"
Mamma si alza e va a prendere altri biscotti per Macco. Nel frattempo, visto che è in piedi, mette avanti il bucato bianco.
"Mamma posso avere il pane col miele?"
"Acchi'io miele mamma, acch'io, viva!"
Mamma smette di impastare il pane e tira fuori il miele. E visto che è già lì, infila in lavastoviglie le tazze della colazione.
Intanto, accanto a loro, Brontolo è estraneo a tutto ciò che gli avviene sotto il naso.
I pupi finalmente si saziano, e Mamma inizia a preparare la sua nuova crostata mele-fragole per la merenda.

"Mamma, mamma, ho sete. Mi dai l'acqua"? Chiede dopo poco il primogenito.
"Dede, insomma... non puoi chiedere qualcosa anche al papà?"

Dede lo guarda un istante. E poi, semplicemente:
"No, mamma. Non vedi che papà sta giocando?"

domenica 27 maggio 2012

La gioia della settimana

Finalmente il sole!
E' durato poco, ma un bel giro in bici non ce l'ha tolto nessuno.




sabato 26 maggio 2012

Miglioramento

Drin...drin...
Mamma: "Pronto?"
"Eh, so Peppino. U dottore non stà?"
"Ehm... forse ha sbagliato numero?"
"E mi pareva strano stamattina... chillu è nu maschio e voi siete una donna.... scusatemi tanto, eh?"
"Ma si immagini, di che?"
Click.

La scorsa settimana don Peppino probabilmente le avrebbe elencato i suoi sintomi, pensando fosse il dottore in persona.
Mi conforta capire che la raucedine di Mamma sta migliorando.

venerdì 25 maggio 2012

Vi controllo...

Da quando li ha conosciuti, ha visto dove vivono, quanti sono e soprattutto come sono i loro figli, la vita di Mamma ha una nuova ossessione.
Li sogna, ci parla, li teme, li odia.
Le ricordano un'infanzia lontana fatta di bagni di aceto e capelli rasati a zero.

Sono settimane ormai che Mamma sente di essere ospite involontario di una colonia in via di espansione di pidocchi, sebbene non ne abbia alcuna prova concreta.
I bimbi sono da lei controllati più di una volta al giorno, compulsivamente, ma non ci sono tracce di vita fra i loro capelli.
Lungi dal tranquillizzarla, questa assenza di tracce la spinge a controllare ancora, e ancora, temendo che i maléfici succhia-sangue possano nascondersi per dispetto. Cerca quindi di coglierli alla sprovvista approfittando di ogni sosta dei piccoli biondo-ricciuti.

Mamma non si dà pace, e da quando li ha conosciuti, e ha visto come sono fatti, non ha più smesso di grattarsi.

Chiedere a Brontolo di dare un'occhiatina le provoca soltanto un grande moto di risa, ma d'altro canto sa che, se pure si prestasse all'insolita pratica, sarebbe perfettamente inutile per due fondamentali motivi:
1) Sua Sorilla ha già controllato giorni or sono e ha già cercato di tranquillizzare l'ossessionata con un secco "non hai niente"
2) Brontolo sarebbe capace di non trovare nemmeno la testa di Mamma, se non addirittura Mamma stessa (a meno che lei non stia facendo le uniche due cose che interessano il classico Maschio medio. E lascio qui alla vostra immaginazione...).

Deve dunque rassegnarsi all'assenza di prove e mettersi l'animo in pace.
Nel frattempo sente di continuare a nutrire il plotone che vive a sbafo sulla sua nuca, incompresa.


giovedì 24 maggio 2012

Nuovo regime dietetico

In uno dei suoi (non rari) periodi di esaltazione alimentare, Mamma ha deciso di limitare l'apporto di glutine, rendendosi conto che quando non ne assume si sente meglio.
L'intestino fa mano male e la spalla si muove con più scioltezza.
Questa bislacca correlazione è stata poi suffragata dal parere di una luminare della medicina del dolore, consultata giorni fa, e da allora Mamma si è proprio lanciata nelle sue elucubrazioni e i suoi esperimenti culinari.

Fare delle semplici analisi del sangue per verificare eventuali intolleranze sarebbe banale: noi iniziamo dalle diete, poi si vedrà.

E dopo aver scartato le miscele già pronte di farine per pane e dolci gluten-free (ma ne avete mai visto il prezzo? Passa l'intolleranza soltanto al pensiero di comprarle), ha deciso per il fai-da-te.
Ha impastato farina di riso, di mais e di mandorle con acqua, lievito e olio, e ha provato degli improbabili panini che sono giusto ora a lievitare.
Soltanto la fatica che ha fatto per staccarne l'impasto dalle mani la dice lunga sul risultato atteso...

Poi a pranzo, al posto del pane, ha mangiato delle gallette di mais e ha comprato pasta di mais da sperimentare.
Ha preso in mano i suoi adorati libri di cucina salutare ed è andata con rinnovata curiosità alla sezione "alimenti senza glutine". Si sta facendo una cultura in merito.

Il morale, però, ha avuto un rapido tracollo quando ha adocchiato sulla mensola i brutti ma buoni al cioccolato provenienti da uno zio pugliese, e ha capito in un istante che non sarebbero stati opportuni.

Caso vuole che cercando qualcosa nel congelatore, le si è imposto davanti il barattolo di gelato alla crema per i bimbi.
"Il gelato non contiene glutine! Ahahah!" si è detta saltellando come una pallina matta.
"E nemmeno la crema al limoncello...", ha concluso l'alcolista anonima nascosta in lei.

La giornata ha così avuto una imprevedibile svolta.


P.S.
Se volete dare un'occhiata agli esperimenti di cucina "salutare" di Mamma per i suoi mangioni brambilla... cliccate qui

mercoledì 23 maggio 2012

Ero una brava mamma

Prima: Mamma ha sempre biasimato chi vedeva porgere ai figli qualcosa leccato dai genitori.

Sviluppi: al parco Dede presta il suo lecca lecca al fratello per un assaggio veloce.
Poi protesta "Mamma me lo pulisci? è tutto sporco della saliva di Macco, a me la saliva degli altri bambini FA SCHIFO!"
Dove pulire l'immonda saliva in un parco giochi?
Un lampo di genio: Mamma si infila il lecca lecca in bocca e glielo porge con un "Ecco, ora è pulito"
Dede lo guarda soddisfatto e leccandolo torna a giocare.

Prima: Mamma ha sempre biasimato chi metteva i figli davanti alla TV per comodità.

Sviluppi: Macco è a casa malato, sono le 14.30 e Mamma deve stendere un bucato e ritirare quello precedente, rifare ancora i letti, sparecchiare dalla colazione e spazzare una distesa di briciole vergognosa.
Un lampo di genio: "Tesoro, che ne dici di guardare Barbapapà?"
"Pappapà? VIVA!"
Macco soddisfatto si accomoda sul divano con un sorriso a 16 denti.

Prima: Mamma ha sempre biasimato chi porgeva ai figli piatti rimediati o poco sani.

Sviluppi: i tre rincasano alle 18.40 dopo una giornata pesante. Non c'è granché in frigo e assolutamente nulla di pronto.
Un lampo di genio: "Bambini, sapete cosa vi cucina mamma stasera? La mozzarella cotta al forno!"
"EVVIVA!"
I pupi sono felici e soddisfatti della improvvisata cena. (Per dovere di cronaca, ci ho aggiunto anche dei pomodorini, per lenire i sensi di colpa)

Morale: ero proprio una brava mamma... prima di avere figli!

(espressione liberamente tratta dal blog di Paola Maraone)

martedì 22 maggio 2012

Il cancello

Vi ricordate questo post? Vengo sgiuedì.
Ecco, se lo ricordate potrete comprendere appieno questo piccolo episodio, avvenuto ieri. E capire i sensi di colpa che prova Mamma per i "nobili" insegnamenti che trasmette alla prole.

Mamma è in bicicletta con Dede appollaiato dietro, stanno andando a prendere Macco all'asilo.
L'asilo in questione è trincerato dietro un cancello che deve essere stato posto lì direttamente dall'Incredibile Hulk.
Ci vuole la forza di un supereroe per aprirlo, e quando pensi di esserci riuscita, la molla lo ritira indietro con tanta forza da sfuggirti di mano e richiudersi in un baleno.
Immaginate quanto deve essere facile aprirlo con una bicicletta, e per giunta con uno o due figli sopra.

Ieri, dunque, Mamma va verso l'asilo di Macco e si trova alle prese con il famigerato cancello.
Lo spinge e non si muove, spinge ancora, riesce ad infilare la ruota della bici nello spiraglio che ha creato, la bici barcolla, il prezioso fardello sul seggiolino posteriore si sbilancia, la ruota si libera, il braccio di Mamma ha una fitta dolorosa, la bicicletta arretra... e Mamma si trova al punto di partenza.
Meno male, poteva andare anche peggio.

Allora risolve la cosa nell'antica maniera, quella più umana.
Che non servirà ad aprire il cancello, ma aiuta eccome.
Impreca: "Ma porca miseria, ma chi ha progettato 'sto cancello diabolico? Un cretino, di sicuro!", dimenticando di avere uno spettatore.

L'amorevole voce, da dietro: "Mamma... ma... l'ha fatto Tony il cancello?"

lunedì 21 maggio 2012

Terremoto


C'è qualcuna (smack!) che mi ha chiesto preoccupata come stessero i brambilla dopo il terremoto di ieri notte.
Il pensiero è stato gentile, tenero, gradito, ma non abbiamo nulla da raccontare in merito.

Con profondo rispetto verso chi purtroppo ne è stato colpito, Mamma è quasi delusa da non aver sentito niente di niente.
Un tempo si svegliava cinque minuti prima di qualsiasi terremoto, era infallibile, come un animale selvatico. Ne ha sentiti parecchi, in giro per il mondo, ma per fortuna nessuno con grosse conseguenze.
Si svegliava senza sapere perché, occhi sbarrati nel buio, e dopo un po' sentiva abbaiare qualche cane, e allora si insospettiva. Finchè arrivava quella sensazione di giramento di testa inconfondibile, e allora capiva che chi comanda su questo pianeta è ancora qualcun altro, e la cosa la faceva sentire così unita alla Natura, e così piccola di fronte alle sue manifestazioni potenti.

Adesso Mamma vive in un terremoto perpetuo, e quando un cataclisma vero bussa alla sua porta, lei nemmeno se ne accorge.
Se ne vergogna, ma ha continuato a dormire beata (salvo poi svegliarsi ogni volta che i bimbi hanno sospirato in modo più pesante del solito).

Quando si dice che non ti sveglia nemmeno un terremoto...

domenica 20 maggio 2012

La gioia della settimana

Buona domenica!
Ho pensato che sarebbe carino ogni domenica inserire una foto dal titolo "La gioia della settimana", così tanto per tenere traccia degli eventi più belli che ho vissuto.

La gioia di questa prima settimana è la fioritura della mia gardenia!

Adoro le gardenie e il loro profumo, e adoro vedere la vita che si rinnova attraverso la loro fioritura ciclica... Fantastico.

Il primo fiore della mia gardenia


sabato 19 maggio 2012

Tempo furbetto

Freddo, e poi caldo, e poi vento, e poi sole... Mamma è talmente rauca da non riuscire nemmeno a cantare "Dondola" al suo esigentissimo secondogenito, che sentendo quel filo sgraziato di voce commenta "Non codì mamma, no piace!"

Ascoltando la radio Mamma ha appena scoperto che sono iniziati i provini di X-Factor a Milano.
Questa è davvero la fine di una carriera lunga e luminosa per lei...

(Il mondo, probabilmente, ringrazia)

venerdì 18 maggio 2012

L'insostenibile leggerezza di un sì (parte seconda)

Ieri Mamma ha fatto "outing", esternando il suo disperato bisogno di un sì per le attività che adorerebbe fare ogni tanto.
Oggi ha preso coraggio, e vuol lasciare correre la fantasia, osare, immaginare quali potrebbero essere le sue utopiche attività, se solo quel sì arrivasse, una tantum.

- Lunghe scampagnate con cesto da picnic e tovaglia per mangiare sull'erba (Sull'erba? per terra? ma stai scherzando? e di preciso fino a dove dovremmo andare a piedi?)
- Mattinate intere in spiaggia passate a mollo nell'acqua (Ma no mamma, nell'acqua mi bagno, perché non stiamo qui seduti sotto l'ombrellone a fare file di stampini di sabbia?)
- Felici spaghettate con gli amici (Ma non dirai mica sul serio? e poi c'è da sparecchiare, e poi devi cucinare... no, dai non cucinare, non ho voglia)
- Veloci pizze al ristorante (Coi bambini? ma sarai matta, alle 8 li voglio a letto perché io sono già stanco)
- Allegri pomeriggi in cortile a giocare con gli altri bambini (Ma mamma, non vedi che sto giocando qui con tutte le mie macchinine? Anzi, perché non mi prendi anche la fattoria con tutti gli ottocento animali da là in alto per favore?)
- Sfrenati giri sulle giostre (NO! Pecchè no)
- Passeggiata abbracciati, come due fidanzati (Vabè, se proprio ci tieni... ma devo per forza abbracciarti? e dobbiamo per forza andare a piedi?)

E potrebbe continuare ancora...
C'è soltanto una cosa che è ancora seguita da un unanime coro di SI.
Andare a prendere un gelato.

Salvo poi sentirgli dire, all'ultimo minuto: "Ma perché non ne prendiamo una vaschetta gigante, così non dobbiamo più uscire la prossima volta?"

giovedì 17 maggio 2012

L'insostenibile leggerezza di un sì

Da quando ha conosciuto Brontolo, la vita di Mamma è cambiata.
Ha visto in lui tante cose belle, una spontaneità e una semplicità che è raro trovare, e quando pensa a lui è come se potesse vedere il suo cuore che pulsa, ne sente la vitalità, le scalda l'anima.
Poi l'ha conosciuto meglio.

E come nelle migliori famiglie, sono emerse le piccole magagne.
Tralasciamo il suo estremo romanticismo che dà il meglio di sé con il commovente saluto "In gamba!", o la scelta di donarle l'Anello in bagno, o i sensibilissimi commenti sulle amiche di Mamma ("Che tettone ha la tua amica, quando la invitiamo di nuovo?")

Tralasciamo che i materassi per lui sono sempre troppo corti (ma questa non è colpa sua), e allora dorme in diagonale rubando spazio vitale alla misera nanerottola che gli è sdraiata accanto (e questo è proprio colpa sua).
Per via di questo, quando sono andati a casa nuova si sono fatti fare un letto su misura, e da allora Brontolo dorme dritto, finalmente.
Problema risolto?
Magari... Peccato che egli non abbia ancora chiaro in concetto di metà, ossia non concepisce che se quella di destra è la sua metà, quella riservata al suo sonno e al suo corpo, non c'è proprio alcun motivo di sdraiarsi in mezzo al letto con le braccia aperte.
E peccato che quando è sdraiato non riesca a tenere i piedoni in posizione di riposo, e dunque con i piedi a martello sfila puntualmente le coperte da sotto al materasso, lasciando Mamma (che non capisce come sia fisicamente possibile) irrimediabilmente scoperta.

Abbiamo tralasciato inezie, ma ce n'è una che Mamma non riesce proprio a tralasciare.
Brontolo è talmente pigro che riesce a rimandare ogni attività a data da destinarsi. Di solito è "domani", ma quando questo rinvio si trascina per numerosi "domani", la pazienza di Santa-Mamma arriva al termine, e allora è costretto ad agire. E cosa fa?
Brontola ovviamente.
Ed è talmente pigro che non ha nemmeno voglia che Mamma faccia le sue cose, perché il solo pensiero di qualcuno affaccendato lo stanca psicologicamente.
E anche in questo caso, brontola.
Mamma ha detto addio alle gite domenicali, alle uscite serali, alle pizze in pizzeria, ad invitare a casa gli amici, per non sentire più il suo Brontolo brontolare.

Poi Mamma ha avuto Dede, la cui attività preferita è stata, è, e probabilmente sarà ancora per molto mettere in fila lunghe carovane di macchinine, e ha dovuto dire addio pure alle passeggiate al parco, alle gite in bicicletta e al giocare all'aria aperta.

Anche con lui, di uscire di casa neanche se ne parla.

L'ultima speranza la ripone in Macco, ancora trincerato nella sua fase del no-assoluto, sperando che la negativa fase sia, appunto, una fase, e possa prima o poi passare.

Da quando ha conosciuto Brontolo la vita di Mamma è cambiata.
Nel bene, per lo più.
Ma non poteva neanche immaginare quanto sarebbe stata agognata, e sospirata, e insostenibile, la fresca leggerezza di un sì.

mercoledì 16 maggio 2012

La iena

Il bambino guarda il padre allibito, poi apre appena la bocca e ha un tremore al labbro inferiore.
"L'ho mangiato io il tuo pasticcino, mi dispiace, non sapevo fosse per te", scherza con faccia seria l'adulto.
Ma l'altro non coglie l'ironia, e ha due occhi disperati come solo un bambino deluso può avere.
La madre è accanto a loro e vorrebbe intervenire.
Qualcosa di ancestrale ribolle in lei, qualcosa di potente, che la fa fremere nell'istinto di proteggere il suo piccolo.

Nessuno può permettersi di deluderlo: né il padre, né la vita, nessuno.
"Ti proteggerò da tutto" pensa trattenendo le reazioni che le verrebbero spontanee.

Mamma non ha assistito a questa scena, ma l'ha vissuta in prima persona, e questo le succede tutte le volte che qualcuno ferisce in qualche modo il suo Dede.
Mamma sa che sarebbe capace di tutto, nel verso senso della parola, per difenderlo, per aiutarlo, per allontanare le nubi dalla sua vita.
Ma è consapevole di non poterlo fare.

Dede, piccolo mio, dovrai lottare contro i tuoi fantasmi, e sconfiggerli come potrai.
Dovrai affrontare i tuoi accusatori e difenderti da solo, dovrai proteggerti dalla vita e diventare forte grazie alle ferite che ti infliggerà.
Dovrai imparare che la felicità dipende soltanto da te, è in tuo potere, perché quando ci sarà da piangere avrai sempre la possibilità di scegliere di non farlo.
Devi camminare da solo, mio tesoro, e nutrirti dei ruggiti della mamma per imparare cosa sia la forza, o ripararti nella sua ombra sicura per riprendere fiato.

Mamma sarà sempre al tuoi fianco a guardarti combattere, e se piangerai ti incoraggerà sorridendo, se sarai ferito ti curerà con un abbraccio, piangendo a sua volta senza farsi vedere, e quando il mondo si chiuderà su di te per schiacciarti, sarà la prima a reagire feroce contro i tuoi nemici per metterli in fuga, per attaccarli alla gola, per liberarti da ogni pericolo.
E' più forte di qualsiasi ragionamento.

C'è una iena dentro ogni madre.
C'è una iena feroce dentro di me.


(Questo post è riferito a Dede perché per carattere è come un cucciolo indifeso di fronte alla vita.
Stessa cosa non può dirsi del fratello, ben più furbo e scaltro, tanto che il secondo giorno di asilo già prendeva per i capelli i compagnetti finchè non si buttavano per terra a piangere.
E a quel punto, non pago, li prendeva pure a calci!
Ma questa è tutta un'altra storia...)

martedì 15 maggio 2012

Non me lo so spiegare

"Oggi è proprio una magnifica giornata! Come potrebbe essere meglio di così?" si è chiesta Mamma ieri pomeriggio, prima di tornare a casa dall'asilo.

Infatti nemmeno fosse stata in vacanza, Mamma e la sua amica Mery sono andate in centro a fare shopping.
Ora.
C'è da dire che Mamma non ama andare in giro per negozi, per via dell'overdose fatta in tenera età con una nonna Tonia un po' ossessivo-compulsiva, ma una volta all'anno la cosa le dà comunque soddisfazione.
Inoltre questo era il regalo di compleanno di nonno Buno, dunque c'erano le condizioni più ottimali per vivere l'evento in scioltezza. Mettici la città più glamour d'Italia, e le cose sono fatte.
Dopo aver notato che in ogni negozio si trovano prevalentemente abitini di pizzo bianco che vanno dallo stile camicia-da-notte-per-prima-notte-di-nozze, allo stile prima-comunione-lavato-a-sessanta-gradi, Mamma ha concluso che la moda di quest'ano è un tantino monotona e inadatta al suo incarnato "mozzarellico".
Si è dunque buttata sullo stile da spiaggia con canotte e shorts.

Poi è andata nel reparto bimbe, età 13 anni, e si è regalata una polo lilla con cuoricini di strass, dando finalmente soddisfazione alla mamma di figlie femmine che alberga inappagata dentro di lei.

Rincasando, Mamma e Mery hanno avuto un  incontro inaspettato, che ha dato un'impennata alla giornata: Tiziano Ferro (ma che spreco quel giovanotto...) era in piazza Duomo a fare le prove per il concerto della sera.
Un nugolo di ragazzine urlanti gridava con lui le sue canzoni, e la tardona con la polo lilla da tredicenne insieme alla sua distinta amica si sono unite ai cori facendo filmini, sgomitando per avvicinarsi al palco e fingendo di dimenticare l'orario di uscita dall'asilo, pericolosamente vicino.
Il duomo si stagliava candido contro un cielo blu senza nuvole, e Mamma si sentiva giovane e spensierata.
Scusa sai non ti vorrei mai disturbare, ma vuoi dirmi come questo puo' finire...

P.S.
Se qualcuna avesse deciso di invidiare Mamma per questa bella giornata, sappia però che dovrebbe prendersi il pacchetto completo, insieme allo shopping regalo, alla giornata di sole e al concerto di Tiziano Ferro a sorpresa: le spetta pure Macco con febbrone per tutto il pomeriggio e la notte, con nottata passata per terra accanto al suo lettino; tanto per bilanciare l'amenità della giornata e ridimensionare quell'effimera sensazione di giovinezza.

Ma mi chiedo: il folletto addetto a controllare la dose di rogne quotidiane, non si distrae proprio mai?
Nonono no nononono! Non me lo so spiegare...

lunedì 14 maggio 2012

E' nata una suocera

Quando è nato, Macco non se lo filava nessuno.
Eravamo tutti troppo concentrati sulle reazioni emotive del primogenito, e in fondo Macco era ancora soltanto un coso urlante e affamato (perché di dormire non se ne parlava nemmeno allora).
Poi è diventato Macco, e a poco a poco ha catturato il cuore di tutti con i suoi modi simpatici e la sua bellezza.

Mamma forse è arrivata fra gli ultimi, fedele alla causa del figlio maggiore fino in fondo (un po' per esperienza personale), ma alla fine ha dovuto cedere le armi.
E giorno dopo giorno se n'è innamorata sempre più.
Ora Mamma è completamente fuori di testa per questo bambino, e prova una passione sfrenata per il suo sorriso furbo e per tutto lui, così com'è.

"Beata quella che ti prenderà!", gli ha detto ieri sera Mamma dopo essere stata baciata e coccolata e abbracciata con passione.
Poi ha ripensato a quel che ha detto.

Qualcuna si prenderà il suo Macco?
Pare impensabile, ma prima o poi potrebbe succedere, perché nonostante lei auspichi una lunga carriera da prete o una scelta sessuale omofila, in fondo in fondo sa -non fosse altro per il calcolo delle probabilità- che i figli potranno sposarsi.
Con qualcun'altra!
Mamma ha già iniziato a provare antipatia per quella ragazzetta.
Forse non è ancora nata, o forse in questo momento le stanno cambiando il pannolino da qualche parte nel mondo, ma lungi dal provare tenerezza Mamma sa già che questa ipotetica nuora avrà la strada molto in salita.

Si.
Oh, si, si.

Poveretta.

domenica 13 maggio 2012

venerdì 11 maggio 2012

Io non c'entro

BUM! La porta del bagno sbatte dolorosamente sul braccio di Mamma mentre si lava.
"Ahia! Dede!"
"Scusa mamma"
"Ok, ti scuso"
"Si, ma non è colpa mia, sai? E' stata la porta"

In strada, col monopattino, Mamma richiama i bambini indietro.
"Dai, corriamo lo stesso Macco, vai avanti tu", insinua subdolo il fratello grande.
Macco non se lo fa ripetere due volte, e scappano oltre i limiti imposti per la loro sicurezza.
Mamma li rincorre, sculaccia entrambi con sequestro coatto dei monopattini.
I bimbi urlano lacrime a più non posso. In un attimo di quiete Dede si avvicina a Mamma, la abbraccia e dice "Si, non è colpa mia però. E' stato Macco ad andare avanti per primo"

"Dede, ma che puzza! Che cosa hai fatto?"
"Uhm, io? No, è stato Macco (che è nell'altra stanza), ha fatto una scorreggina."

SPLASH! Il bicchiere colmo d'acqua precipita in terra e ovviamente Dede commenta "Ohoh! Guarda mamma, il bicchiere è caduto da solo"

Mamma non riesce proprio a spiegarsi da chi possa aver preso questa tendenza a scaricare sempre le responsabilità su altri...

Si, ma non è colpa mia. Sarà sicuramente colpa del padre!

giovedì 10 maggio 2012

Il lavoro dei nostri sogni

Stefania fa il lavoro dei suoi sogni.
Che fortunata, direte, ma che ci importa?
Il fatto è che Stefania fa anche il lavoro dei sogni di Mamma, e qui la cosa importa a me, eccome!

Perché Stefania forse stanotte dorme a casa sua, ma ha sempre pronta una valigia per partire l'indomani.
Perché Stefania ha girato il mondo e continua a farlo, con responsabilità di progetti che la stimolano e frequentando persone che la stimano, libera di fotografare quel che le piace e di mangiare dove e quando vuole.
Stefania aiuta chi ha bisogno e dedica la sua vita ai paesi in via di sviluppo, ed è questo che avrebbe sempre voluto fare Mamma, senza sapere che non occorreva necessariamente farsi suora per poterlo realizzare...

Anche Mamma sa che (forse) stanotte si addormenta nel suo letto, e non sa mai in quale altro si sveglierà all'alba del giorno dopo, ma non è proprio la stessa cosa...
E' pur vero che anche Mamma ha la responsabilità di due persone che la temono e l'adorano, che la stimolano e la stimano, ma non è proprio la stessa cosa...
E anche Mamma dedica la sua vita alla crescita e allo sviluppo di chi ha bisogno, ma non è proprio la stessa cosa, non fosse altro per la rinuncia alle fotografie che vorrebbe tanto fare senza essere strattonata ogni volta che sta scattando, e al mangiare (dove e quando vuole è superfluo)

Si, ma tu hai due bellissimi bambini, le dice qualcuno per incoraggiarla; e con questo crede di chiudere la partita.
Bene. Mamma ha due bellissimi bambini, e ne è felicissima.
Stefania però fa il lavoro dei nostri sogni.

Non è proprio la stessa cosa...


(Con questo mi chiedo: ma devo necessariamente operare una scelta fra una carriera gratificante e una famiglia felice?)


mercoledì 9 maggio 2012

Guarda mamma...

E' mattina. Brontolo esce dalla doccia, e io e Dede entriamo in bagno per un'emergenza pipì.
"Guarda mamma! Il papà ha un pisellone grossissimo, ahahahah!"

La creatura ha scalato in un istante la classifica delle preferenze del genitore, raggiungendo vette inarrivabili.
Dopo il lavoro, inspiegabilmente Brontolo è tornato a casa con un sacchetto colmo di gelatine e una vaschetta del miglior gelato del quartiere.

I Maschi sanno sempre come gratificarsi a vicenda...

martedì 8 maggio 2012

Pensieri della sera

Ore 21.10
- Mamma! Vieni, devo dirti una cosa importante
- Dimmi Dede
- Uhm, cosa stai masticando?
- Niente amore! (Ma possibile? mi ha subito beccata!)
- Ma io sento un odore...
- Si tesoro, ho appena mangiato un tarallino
- Ah, uhm. Ma perché il pappagallo pensava che ci fosse una pappagalla e invece era il manico dell'ombrello?
Mamma lascia passare un istante e sente cigolare le rotelline della sua mente. Riconosce finalmente un pezzo di video di una canzone dello Zecchino d'Oro e imbastisce una risposta, con soddisfazione di entrambi.


Ore 21.15
- Mamma! Vieni, devo dirti una cosa imporante
- Ancora? Che c'è adesso? dovresti dormire...
- Si, ma è una cosa importante.
- Allora dimmi
- Mamma, ma perché Bernie era entrato nella bottiglia?

Tutti abbiamo i nostri grattacapi che ci tormentano, prima di addormentarci.
Chi più, chi meno.

lunedì 7 maggio 2012

I bei tempi sono tornati

"Da quant'è che non lo facciamo più?" chiede Brontolo a Mamma, ricordando un'antica attività che li univa quando erano soltanto una coppia...
"Eh... saranno almeno 5 anni. Da quando sono rimasta incinta di Dede, ti ricordi, temevo potesse farmi male..."
"Però adesso si potrebbe riprovare, non pensi? Abbiamo anche comprato quell'aggeggio che non abbiamo usato nemmeno una volta..."
"E' vero. Caspita, mi fai tornare la voglia..."
"Allora? proviamo stasera?"

Mamma e Brontolo si sono parlati, si sono intesi e hanno deciso di riprovarci.
Ieri sera, dopo aver messo a letto due pupi stravolti dal weekend, hanno chiuso tutte le porte e si sono concessi un ritorno ai bei tempi.
Hanno sparato a più non posso, ucciso zombie e ragni giganti, mitragliato mostri marini, raccolto armi di distruzione di massa, accoltellato cani rognosi, e dopo due ore di queste elettrizzanti attività sono andati a letto felici.
Con gli occhi sbarrati da quel brivido che soltanto Resident Evil sa far loro provare.

sabato 5 maggio 2012

Nostalgia?

O Dede è fortemente telepatico, o Mamma ha la paranormale capacità di trasmettere il suo pensiero alle menti altrui.
Mamma aveva desiderato addormentarsi abbracciata a lui, e questa notte Dede ha fatto avanti e indietro dal proprio letto alle lenzuola di Mamma per ben tre volte, ossia ogni ora emmezza, portandosi dietro le sue bambole, i suoi calci e il suo russare da alcolizzato.

Non si trasmettono commenti sullo stato psicofisico della scrivente, reduce da tale nottata.

Come diceva il saggio? Stai attento a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo!

venerdì 4 maggio 2012

Nostalgia

Macco è a nanna, Dede è a nanna e russa come un trattore (dovrò portarlo di nuovo dall'otorino, prima o poi...).
Mamma ha appena finito un gelatino con sopra la crema di limoncello fatta in casa e sta perdendo tempo su internet.
Lunedì ha un impegno che non le andava di avere, e si sente di cattivo umore.
Questo le porta una lieve malinconia addosso.

E cosa succede quando si sente malinconica?
Succede che i bimbi le mancano!
E' venerdì, e sta per cominciare il lunghissimo weekend di passione, quello che la porterà a salutare il nuovo lunedì come un dono dal cielo. Lo sa benissimo.

Ma adesso vorrebbe soltanto una cosa: mettersi sdraiata col suo piccolo russatore, abbracciarselo tutto mentre dorme, sentire il suo sospiro beato quando mormora "Mamma..." e addormentarsi così, persa con lui in quel vortice unico di amore puro.

Una Duchessa di Cambridge mancata

Ci sono dei momenti in cui le viene da ridere.
Ti ricordi? si chiede, c'è stato un tempo in cui ti sei anche permessa di fare la schizzinosa!
E ride.
Ripensa all'enorme soddisfazione che provò la prima volta che riuscì a togliere dalla micro-narice di un Dede minuscolo un moccione grosso come un cece che gli impediva di respirare.
La gioia era tale che le ci volle un po' di tempo prima di realizzare che stava guardando estasiata una caccola formato famiglia appiccicata al suo dito indice.
Da allora la sua vita è cambiata. E senza ritorno.

Ieri Mamma in una stessa giornata è riuscita a collezionare:
una pulizia maniaco-feticista dell'orecchio di Macco, per poi passare al tentativo di pulizia del naso. E' stata però interrotta in corso d'opera da un chiarissimo "No mamma, tieno moccio".
Pulizia del culetto di Dede dopo un "Mamma, ho fatto la cacca! Ho fatto un pallino lungo come una carota. La mia cacca assomiglia proprio alle carote, e la tua mamma?"
(Mamma sa che non riuscirà più a guardare le carote con gli stessi occhi di prima...)
Ricerca di alcuni pidocchi (ahimè trovati) fra i capelli di una piccola amica, dietro richiesta della disperata madre "Ti prego dacci un'occhiata pure tu, io non so proprio cosa devo cercare".
Tutto questo è successo senza battere nemmeno un ciglio, tanto è diventata normale amministrazione.

E pensare che c'è stato un tempo in cui Mamma sognava di diventare una principessa...

giovedì 3 maggio 2012

Sono solo io?

Capita anche a voi di avere due bimbi di 6 anni in totale che passano minuti e minuti infilati dentro il frigorifero più volentieri che davanti alla TV, commentando anche con piacere "Ah! ma questo è nuovo!" davanti ad un nuovo acquisto?

Succede solo a me di preparare una cena che pensavo fantastica per dei bambini, ossia salsiccia e patate al forno, e ricevere solo sputacchi di carne sparsa sul pavimento e lacrime perché questa roba non mi piace? (E dire che a noi grandi sono così piaciute!)

Sono solo i miei figli a mangiare la pizza cominciando dalla mozzarella, per passare poi a leccarsi via tutto il pomodoro e, arrivati all'impasto sciocco, dire rispettivamente "Quetto maggi tu mamma", l'uno, e "Uhm... buono" l'altro?

Sono solo io ad allevare un piccolo maniaco, che di fronte alla sua adorata tatta batte le mani gridando entusiasta "Evviva! Evviva!"?

O magari anche voi avete un vostro Brontolo personale, che per consolarvi nei momenti di difficoltà cerca di sollevarvi il morale con un romanticissimo "Su, stasera prepara una bella pizza che ti passa tutto"?

Certe volte Mamma crede di vivere in uno strano fumetto (e non ha ancora capito bene se sia più simile a Topolino o a Kriminal), e pensa di avere una vita assurda.

Ditemi, capita anche a voi, vero?

mercoledì 2 maggio 2012

No è no

Macco, vuoi prestare la tua ruspa a Dede che ci vuole giocare un po’?
NO! pecché no

Macco, basta con lo scivolo, torniamo a casa adesso
NO! pecché no

Amore se non la mangi più questa pasta possiamo darla a papà?
NO! pecchè no

Ora andiamo a mettere il pigiamino, si è fatto tardi
NO! Pecchè no

Macco vuoi anche tu lo yogurt?
NO!
Allora lo metto via.
NOOOOO!!! UAAAAAHH!!!
Ma se hai detto che non lo volevi… lo vuoi allora?
NO! Pecchè no


Se ci fossero ancora dei dubbi sulla fase evolutiva in cui si è infilata la dolce creatura...