mercoledì 29 agosto 2012

Io, tu e lei

Sorilla si lamenta del fatto che questo blog sia scritto in terza persona.
Le dà proprio fastidio, tanto che me lo ha già ripetuto più volte, accusandomi di copiare questo o quest'altro libro, che tra l'altro non ho mai letto.
"Allora leggili", risponde lei.
Inutile spiegare a Sorilla che se pure scrivessi in prima persona, copierei probabilmente la metà dei libri pubblicati al mondo.

Ma il vero punto della questione è che Sorilla non può capire.

Lei è mamma di un bambino che a 10 mesi già l'aiutava ad apparecchiare portando a tavola la bottiglia da 2 litri, che a un anno quando aiutava a zappare la terra faceva lavori migliori di quanto potrebbe lei stessa, che a due anni ha iniziato a parlare e si interrompe soltanto per dormire, e che a tre rimproverava la signora delle pulizie perché non aveva fatto bene qualche lavoro.

Lei non sa cosa significhi avere un bambinone pacioccone.
Di quelli a cui si dice "Non piangere, ora la mamma ti dà un bacino e passa tutto", o anche "Vieni da mamma amore che ti stringo forte forte".
Di quei bambini che fino a poco tempo fa se gli chiedevi "La pasta la finisco io o tu?" lui rispondeva "tu" per dire "io", e allora sì che erano tragedie...
Quindi Mamma ha dovuto imparare a parlare di sé in terza persona, per evitare equivoci, e questa abitudine è dura a morire.
Io sono Lei da quattro anni, e Lei è Mamma.

Sorilla, capisco il tuo disappunto, suffragato da quegli psicologi che inorridiscono perché in questo modo non si insegna al bambino ad avere sufficiente coscienza di sé come individuo...
Ma tu capisci ammè.

Se ti consola ci sta pensando Macco a darmi una ridimensionata.
"Amore?" gli ha chiesto Mamma tutta affettata dopo averlo messo in macchina"lo sportello lo chiude Macco o deve fare mamma?"
Lui la guarda come se fosse una stupida e le risponde: "Chiudo io!"

Sbam.

6 commenti:

  1. Ciao e piacere di conoscerti sono mamma di due gemelle e tutto spesso non è facile, ma trovo il tempo per fare un giro fra un blog e l'altro e ho trovato il tuo, complimenti se ti va fai un salto da me:

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  2. La gente trova sempre un modo per criticare.
    però, apprezzo chi lo fa apertamente, perchè ti dà la possibilità di spiegare.
    Uun bacio ai bimbi.

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  3. Mio figlio ha parlato in 3^ persona almeno fino ai 4 anni. Non diceva io o mio. Eppure lo sapeva bene chi era lui e chi ero io ... talvolta mi viene ancora da iniziare una frase con "mamma ...".
    Ognuno e' diverso, il senso del se' non va sempre in relazione con l'emancipazione, almeno questa e' la mia esperienza.
    Continua così, Mamma!

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    1. Ma infatti secondo me alcuni psicologi esagerano di brutto... figurati se un bambino di 3-4 anni non capisce che io e lui siamo due persone distinte solo perchè parlo in terza persona!
      E comunque una volta, di recente, che ero in ospedale mio madre mi ha chiamato e mi ha detto "Non preoccuparti, papà sta arrivando!" Ho trovato la cosa tenerissima!

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  4. Al bando gli psicologi, a volte ne sparano davvero di grosse!!

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