martedì 21 agosto 2012

Le ferie marziane

Non lo so. Forse siamo noi troppo pesanti, o forse sono loro davvero troppo leggeri…
Quello che penso a volte, però, è che il buon Darwin potrebbe aver detto un giorno un gran mucchio di fesserie, e loro potrebbero veramente provenire da Marte.
E per curiosi motivi innamorarsi di noi, splendide venusiane.

Insomma, a parte le coppie senza figli, per cui è tutt’altra storia…
Chi di voi non ha aspettato per tutto l’inverno le agognate ferie estive, facendo il conto alla rovescia nelle ultime settimane, sospirando col proprio Brontolo domestico “Ah…quando saremo in ferie…”?
E a quante è capitato, circa due giorni dopo l’inizio delle suddette, di desiderare che l’uomo di casa tornasse immediatamente in ufficio?

Ecco, a quelle di voi che non sanno di cosa io stia parlando dico che sono delle fortunatissime mosche bianche.
Perché in genere i mariti, quando vanno in ferie, fanno esattamente questo: chiudono per ferie.

Vediamo qualche esempio di Brontolo e di alcuni amici che vengono senza dubbio dal pianeta rosso.
"Mica vorrai fare un altro bucato?! Maddai, che bisogno c'è proprio ora? Non vedi che ci sono qui io? ...Lo farai dopo, no?"
E "Guardali tu i bambini, io mi vado a prendere un caffè al bar, sono o non sono in ferie?"
E poi "No, non chiedermi di uscire anche oggi pomeriggio, preferisco restare qui sul divano a guardare la tv, mi rilasso così io. Anzi, perché non vieni un po’ qui anche tu e mi fai pure due coccole?"
(E chissene importa se le belve sono sempre più isteriche, chiuse in casa senza nulla da fare e con una temperatura da scioglimento dell’Antartide. Di fronte alle ferie non ce n’è per nessuno.)

Poi si passa alla fase due, in cui inevitabilmente iniziano a sentirsi inutili.
Allora credono che il loro modo di farsi sentire sul pezzo sia quello di dare suggerimenti strategici e saggi per ogni cosa, che nel linguaggio venusiano significa né più né meno che rompere le scatole da mattina a sera.
E allora tu per prima inizi a suggerirgli di andarsi a prendere un caffè al bar, e di far pure con molta calma, o di stendersi sul divano a guardare la tv, e lasciare te e le belve libere di uscire in santa pace e "sbagliare" a modo vostro nella vostra quotidianità, ormai rodata nei restanti undici mesi dell’anno.

Per fortuna nel brontolesco caso c'è anche una fase tre, quella in cui il pensiero di tornare al lavoro lo rende dolce e gentile, affettuoso e nostalgico.
E allora Mamma tira finalmente un sospiro di sollievo e può iniziare a godersi le ferie.

2 commenti:

  1. Oddio....no..non faccio parte delle mosche bianche!!
    Io sono la dirigente dell'"azienda famiglia" e le mie ferie non esistono perchè quando sono in vacanza i bambini e marito lavoro moooooolto di più....Quindi quando gli chiedo qualcosa e lui " Ma daiiiiii sono in ferie!" Rimbecco sempre sul fatto che allora anche io sono in ferie come il resto della famiglia e quindi tutti i compiti si dividono!!!
    Quest'anno ha preso le ferie spezzettate in tre tranche...due sono già andate e manca la terza a inizio settembre....non faccio in tempo a riabituarmi ai MIEI ritmi che di nuovo me lo ritrovo a ciabattare in mezzo alle balle! Uff........

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  2. Ahahah ciabattare in mezzo alle balle rende proprio bene l'idea!!!
    Io non vedo l'ora che torni settembre x certi versi... :)

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