lunedì 27 agosto 2012

Mea culpa


Nei giorni scorsi c’è stata la fiera nella città del mare dei brambilla.
Mamma adora la fiera, anche se ormai ci si trovano sempre le stesse identiche cose di ogni estate. Memore dell’esperienza tremenda dell’anno scorso, con i pupi che scappavano ovunque e Brontolo che brontoleggiava, questa volta Mamma si è fatta furba, e gli ha chiesto di rimanere con i bimbi a Villa Delirio, mentre lei faceva un giretto da sola fra le bancarelle.
“Vedi di impiegarci poco però”, ha acconsentito lui, sprizzando gioia da tutti i pori.

Tabelle: Precipitazioni estive nella città del mare:                 Ore di libertà diurna dai bimbi:
GIUGNO:                           0 mm                                                                  0 ore
LUGLIO:                            1 mm                                                                    1 ora
AGOSTO:                           0 mm                                                                  0 ore
26 AGOSTO:           500 mm                                              2 ore

Mamma è arrivata alla fiera con la sua bicicletta ed il vestitino vintage a pois alle 10.53.
Ora delle 11.02 una leggera pioggerellina si è abbattuta sul lungomare, rovesciando sulle bancarelle tutta l’acqua che mancava da mesi e mesi in tutte le città italiane messe insieme.
Lei ha perseverato, con la calotta cranica coperta da un ombrellino di Winnie the Pooh fortunatamente acquistato in quei 7 minuti per Macco, e col vento che la spingeva avanti fra le pozzanghere senza bisogno di pedalare.
Dopo aver girato metà della fiera in un tempo da record ed essersi inzuppata ogni elemento tessile che la ricopriva, oltre ovviamente ad ogni parte scoperta del corpo, ha dovuto cedere le armi e ripararsi sotto ad un balcone, in compagnia di altre persone più sagge di lei, e dunque completamente asciutte.
Il vento sollevava pericolosamente i tendoni delle bancarelle, nonostante i proprietari fossero attaccati in coppia ai pali per tenerli fermi, senza successo, e tutti quanti avevano già messo al riparo la merce, chi nei camioncini e chi sotto a dei grossi teloni impermeabili.
L’inferno si scatenava. Una tromba d’aria in piena regola.
Appena il vento è scemato, Mamma ha comprato un ombrellino anche per Dede, ha inforcato la bicicletta e si è diretta verso casa, cantando con ispirazione sotto la pioggia e tremando come una foglia.
È seguita una doccia lunga lunga e calda calda, dove il corpo di Mamma reagiva pungendo tutto come le mani dopo aver giocato con la neve.

Come potete vedere nella tabella poco sopra, il cataclisma meteorologico e l’uscita in solitaria di Mamma coincidono in maniera molto sospetta.
Faccio ammenda e chiedo scusa ai bancarellisti per quanto è successo: è tutta colpa mia, e me ne assumo ogni responsabilità.


3 commenti:

  1. Dai pero' come lo racconti fa ridere! Sei stata un po' sfig...sfortunata! La prossima volta andrà meglio!

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  2. Bellissima l'analisi statistica, sto ancora sorridendo :-)

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  3. Ma...io non vedo la foto.... La colpa però non è TUTTA tua...va equamente divisa tra tutti i visitatori della bancarella eccheppalle...mica tutta colpa tua EH!!!!

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