venerdì 20 gennaio 2017

Il fiume

Tutti sapevano che alla fine del fiume si trovava una cascata.
Era per quello che le acque erano così agitate e la corrente tanto forte.
Più a monte, dove erano nati, c'era un bacino di acqua bassa e calma, ma ben presto il fiume diventava ampio e impetuoso e trascinava nella sua foga ogni cosa che indugiava sulle rive.
Rametti, foglie, girini: finiva tutto prima o poi giù per la cascata.

L'intera popolazione dei girini sapeva che un giorno ci sarebbe stato il grande salto, ma non per questo viveva in attesa che arrivasse. Anzi!
Vivevano come se la cascata fosse lontana anni luce, come se non li riguardasse affatto, come se il loro percorso nel fiume dovesse non avere mai fine.
C'era chi, fra loro, si era lasciato trascinare fino al primo meandro e impiegava ogni energia per rimanere fermo in quello che era diventato il suo mondo.
C'era chi veniva sbalzato qua e là dai flutti e trascorreva la vita annebbiato dalla schiuma dei vortici, e arrabbiato con il destino ruotava per ogni angolo del fiume senza nemmeno accorgersi dei paesaggi che gli scorrevano accanto.
C'era anche chi aveva trovato una piccola insenatura adorabile, e lì si era fermato felice senza desiderare di più.
O c'era chi si opponeva a tutti i costi alla corrente, fino a crollare stremato e finire risucchiato dal flusso che lo portava rapidamente alle cascate.

E c'era chi si lasciava trascinare dai flutti.
Senza opporsi, senza rabbia, senza rimpianto.
Lasciava le insenature adorabili incontrate nel suo cammino e le guardava allontanarsi con nostalgia, ma era subito pronto a stupirsi per quanto avrebbe ancora visto nel corso del viaggio.
Quei girini avevano imparato a scivolare leggeri assecondando i flutti, ma non in maniera passiva. Se non potevano opporsi alla corrente, potevano d'altra parte indirizzarsi con la coda fin dove volevano, costruendo il loro percorso senza subirlo.
Oltre la schiuma dei flutti vedevano nuove insenature, nuovi panorami, nuove prospettive.

E quando il loro tempo giungeva al termine, quando il loro corpo iniziava a cambiare, ovunque essi fossero venivano trascinati via.
Tutti indistintamente.
Per loro arrivava la cascata.
Un salto, tutti insieme.

Tutti sapevano che alla fine del fiume si trovava il mare.
L'intera popolazione delle rane sapeva che presto o tardi l'acqua si faceva salata…


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