La Silvia aveva i pennarelli di Biancaneve e i sette nani.
Erano sette colori magici a forma di nano col cappello, che se ci passavi sopra con Biancaneve cambiavano tinta e Mammolo -tanto per dirne uno- da verde diventava marrone.
La Silvia li portava a scuola e dava un bacino al foglio ogni volta che faceva un disegno.
Avevo otto anni e la guardavo sospirando, io che quei colori li desideravo con tutta me stessa.
Così mamma mi suggerì di scrivere una letterina al coniglio pasquale ("Caro coniglio, vorrei i colori magici come la Silvia"), e mio nonno a sorpresa me li regalò.
Non ci avevo creduto un solo istante di poterli avere, e invece… Gioia assoluta!
Alla faccia della Silvia che non me li prestava mai.
Ed ero così felice che per non sciuparli non li usai.
Forse appena qualche volta, tre o quattro, stando attenta a non colorare troppo in fretta o a non premere troppo forte con la punta, altrimenti si consumavano.
Così i sette nani si sono seccati e ho dovuto buttarli, ma che vuoi farci: sono fatta così.
Oggi i miei figli hanno quattro pacchi di colori magici a testa: uno per usarlo, uno di scorta, uno per ridondanza e uno perchè non si sa mai…
Perchè non puoi essere genitore senza portarti dietro le tue esperienze e il tuo bagaglio di vita, e non è facile prescindere dai propri desideri quando ci si pone di fronte a loro.
I miei figli abbondano di pennarelli magici di cui non importa un fico secco, perché in realtà rappresentano i miei sogni, non i loro.
E' così, amici.
Non ci resta che individuare anche i loro, di colori magici, e non permettere che li lascino mai seccare…
Che bel post...davvero! Da stampare, attaccare al frigo e leggere all'occorenza.
RispondiEliminaAh...buon anno!
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