Mamma bussa alla scuola di Dede con un pacco di lastre a scelta fra denti, ginocchia e spalle. Vorrebbe far uscire il figlio per un minuto, uno soltanto, infilargli sei o sette lastre davanti al naso e dirgli "Guarda, guarda cosa succede lassù mentre per noi è solo un giorno come un altro!"
Ma la crucca-maestra è incorruttibile, e Mamma torna a casa lentamente con il suo pacco di lastre. Lei ha visto la sua prima eclissi a circa quell'età, e ricorda bene quei momenti, quando con il grembiulino nero uscivano tutti in strada per osservare un'eclissi di sole attraverso le pellicole fotografiche. Ma Dede se l'è persa.
Ore 10.35.
Guarda com'è bello il Sole, visto così! Sembra quasi uno spicchio di Luna in una notte serena. Ma se guardi meglio, fra una rotula e una mandibola, distingui proprio la rotondità della Luna che scivola lenta davanti alla nostra stella, facendole ombra e diventando la protagonista incontrastata.
Tutto attorno, in una luce crepuscolare, le ombre diventano innaturali - troppo corte per essere il tramonto!- e il paesaggio sembra tingersi di celeste.
Un'aria quasi metallica circonda le cose e le appiattisce, in un misto fra l'istante prima di una tempesta e quello prima del tramonto, ma senza colori.
La Luna si muove, e Mamma ricorda.
Era il 1999, e una Rachele giovinetta intraprendeva un lungo viaggio per inseguire un sogno.
Seduti in un parco di Salisburgo, per terra sull'erba, un gruppo di amici appassionati aspetta con ansia quell'evento di pochi secondi per cui hanno fatto un viaggio di ore.
E' tutto pronto: occhialini, macchine fotografiche, telescopi, filtri solari. Manca solo il cielo sgombro. Forse se soffiamo tutti insieme le cacciamo via, quelle nuvole peste!
E come rispondendo ad una preghiera, le nuvole se ne vanno.
Il Sole è sempre più sottile - occhialini inforcati sul naso - tutto intorno silenzio - centinaia di giovani con gli occhi all'insù - intorno sempre più metallico.
Il Sole quasi scompare - gli uccelli iniziano a cinguettare - qualche cane abbaia - tratteniamo il respiro - il mondo diventa grigio.
E poi arriva il momento. Il Momento!
L'eclissi è totale, il buio ti conquista, un brivido di freddo fra pantaloncini e maglietta, un brivido di emozione dietro il collo, e giù per tutta la schiena, e su di nuovo fino ai capelli che si drizzano sulla testa e fino agli occhi che si riempiono di lacrime - gli occhialini non servono più - tutto è buio - le lacrime scendono.
Sono pochi attimi e tu devi registrare tutto nella tua mente, non puoi perderti nemmeno un dettaglio, e piangi, ti manca il respiro, è qualcosa di indescrivibile, di magico, di portentoso!
Un disco di luce rossastra, il parco attorno a te sembra caderti addosso, centinaia di persone accomunate da un'unica emozione; non potrai mai dimenticare questi momenti e già sai che li cercherai ancora, quando ricapiterà, perchè è tutto troppo bello per non viverlo di nuovo.
E poi eccolo lì, l'anello di diamante. Il "solitario celeste", l'istante in cui la luna si sposta quel tanto che basta affinchè la luce trionfi di nuovo, e nel brillare appare proprio come un anello di fidanzamento. Hai perfino il tempo di scattare una foto, o forse due, e poi ancora foto, e ancora scatti finché capisci che non potrai mai fermare su carta quello che provi, nessuna foto potrà mai descrivere le sensazioni, l'emozione, il dolore di un cuore che si è gonfiato così tanto per la gioia da farti quasi male.
Ore 11.
La luce è tornata più chiara, i colori riemergono dal grigio.
Un 75% di eclissi è emozionante, ma non le basta.
La prossima volta Mamma partirà ancora. In fondo l'Islanda, in agosto, deve essere un bello spettacolo...
La corona solare visibile grazie al passaggio della Luna. (Fotografata dall'Eclips hunter, da M. Druckmuller) |
Bellissimi i tuoi ricordi... Emozionanti...
RispondiEliminaMaira
quanto ti sai emozionare...e quanto sai emozionarci!
RispondiEliminadelicata e forte al tempo stesso....
bello, bello.
grazie!
Grazie a te invece! :*
EliminaWOW!
RispondiEliminaSai che mi hai riportato alla mente quell'eclissi? Ero in vacanza a Parigi con il mio fidanzato (ora marito)...una gioia immensa! Grazie!! :-)
RispondiEliminaWow, a Parigi deve essere ssssssuper!
EliminaAnch'io ho proposto al mio figliolo delle medie inferiori di portare a scuola una lastra: mi ha guardato con orrore! Sfilare la lastra alla schiena di suo padre davanti a spietati 13/14 enni era troppo per lui! ;)
RispondiEliminaNel 1999, ho visto l'eclissi dal giardino di casa mia, nella pausa pranzo del lavoro, con mio marito e mia madre (il primogenito era piccino picciò, il secondogenito non c'era), è stata una esperienza indimenticabile, che ho tentato ripetere ieri, anche contro le nuvole maledette che filtravano il sole! Il freddo che si sente quando il sole viene coperto dalla luna, la luce che diventa grigia, sono cose proprio straordinarie e non faccio fatica a pensare che gli uomini pre-scienza avesse paura in tali occasioni, c'è qualcosa in questi fenomeni di misterioso, di immenso e di indeterminabile dalla pochezza umana, che li rende affascinanti e inafferabili.
P.S. comunque hai fatto bene a non andare alle Svalbard: un appassionato, accampato al gelo, è stato aggredito da un orso polare. Salvato l'astrofilo, dell'orso ne hanno fatto una pelle! :((((
Si, ho letto, poveraccio! Anzi, direi poveracci: lui e l'orso pure.
EliminaAnche io ogni volta che c'è un'eclissi penso agli uomini delle caverne, e all'effetto che poteva fare loro... Un cataclisma!
Noi non siamo riusciti a vedere nulla, a causa del cielo uniformemente grigio. Non si vedeva neppure il sole, figurarsi l'eclissi.
RispondiEliminale tue parole mi hanno emozionato tantissimo!!!
peccato per la maestra crucca e, secondo me, un po' miope: dovrebbe capire quNto sono importanti e imperdibili certi avvenimenti!
La prossima volta, Islanda o no, tienili a casa da scuola!!!
Si, lo farò senz'altro. Pensavo fossero più elastici… ma ovviamente dimenticavo dove vivo, ahhaha! ;)
EliminaBello questo viaggio nei ricordi!
RispondiEliminaCiao Rachele!
RispondiEliminaSono giunta qui per caso, e... che dire? Questo post, sai, mi ha colpita immensamente perché io l'eclissi non la vedo e non la vedrò mai, essendo cieca dalla nascita. E mi sono sempre chiesta com'è, per davvero, e l'altro giorno si è intravista, viste tutte le nuvole che c'erano, e mia mamma, che non è particolarmente appassionata però il cielo l'ha scrutato lo stesso, me l'ha descritta a malapena.
E tu, ecco, con queste righe, mi hai fatto capire cosa vuol dire vederla, un'eclisse. Hai descritto la magia dell'attesa, l'atmosfera, il brivido nel vedere il cielo oscurarsi... E ti devo ringraziare per questo meraviglioso post, davvero, perché mi hai fatto provare sensazioni che, in un modo o nell'altro, non credo proverò mai.
Ora vado a curiosare nel tuo blog perché, devo dire, il modo in cui scrivi mi ha intrigata.
Passerò spesso di qui!
Minerva
Ciao Minerva, che piacere mi fanno queste tue parole!
EliminaGrazie, sono commossa!
Benvenuta a casa brambillen allora!