sabato 13 giugno 2015

Una doccia freddissima

Le cose non sempre vanno come uno vorrebbe, purtroppo.
Per esempio capita che ti infili sotto la doccia una bella sera di 30 gradi e l'acqua calda puf! Svanita.
E capita che sei lì, tutto nudo e pronto a goderti la meritata doccia di fine giornata, impolverato e grigio, con i capelli incrostati di sabbia, quando l'unico getto che ti arriva addosso come una serie di aghi da tortura è ghiacciato a morte.
E tu urli, ovviamente.
E tua madre urla pure lei, arrabbiata con chi ha finito l'acqua prima di te, che tanto per dire due nomi a caso potrebbe essere tuo fratello e tuo cugino Dede...
La zia Rachele dice che basta aspettare tre minuti e l'acqua torna, ma la mamma vuole il papà per risolvere tutto, e invece il papà forse non risolve mica troppo bene.
E allora arriva lo zio e si mettono a sistemare la porta della doccia che si è incastrata e allora capita che sei sempre lì, tutto nudo e infreddolito e nessuno ti dà più retta.
"Mi sto prendendo un colpo, ma vi rendete conto o nooooo?" provi a gridare in maniera tragica, tendendo in avanti le mani.
E all'improvviso arriva la doccia!
E tu urli di nuovo, ma stavolta anche tuo zio e tuo padre.
E poi arriva la mamma di corsa e urla pure lei, e arriva la zia e grida qualcosa e già che ci sei continui a gridare pure tu, perchè quando ti ricapita di poter strillare così in compagnia?
E solo a quel punto realizzi che la doccia non era una doccia del tutto normale.

                                                                       -- * --

Sorilla si è calmata, e dopo essersi allontanata un secondo dal luogo del misfatto torna in bagno sorridente.
Alessandro è appallottolato come un piccolo Budda fra le mani del padre, sospeso in aria ancora tutto nudo, mentre tutto il bagno luccica e brilla come una fabbrica di diamanti.
Centinaia di migliaia di vetruzzi di ogni forma sono distribuiti a secchiate sul pavimento, nel lavandino e nella doccia, mentre il Budda grida sempre più forte.
"Oddio oddio che maaaaale! Ma che cosa avete combinato, disgraziaaati! Muoio! Mi facevate moriiiiire!"
Qualche minuscola goccina di sangue compare dalle gambe del cinquenne mentre Mamma spruzza acqua ossigenata e controlla che non ci siano ferite: la porta della doccia è letteralmente esplosa, ma lo zio Paio ha sollevato in braccio il bambino prima che potesse farsi male fra i vetri.
Paio inizia a cedere sotto il peso del Buddino che si contorce in aria gridando, e goccioloni di sangue macchiano il tappeto.
"Sciacquiamolo", ordina Mamma coordinando le azioni di soccorso,"tu prendilo in braccio e portalo nell'altro bagno", dice rivolta a Sorilla.
E la poveretta ci prova a prendere tempo, a tergiversare, a cercare una soluzione alternativa, ma lo zio Paio è ormai cianotico sotto il peso del Budda e deve per forza cederlo a qualcun altro. Così, grugnendo per la fatica, Sorilla prende in braccio il denso fardello.

"Ma dove li avete preeeesi?!" grida il piccolo, isterico pazzo. "Ora dovete trovarne aaaaaltri" continua gridando all'impazzata.
"Ma cosa?" chiede Mamma senza capire, pensando ad altri vetri sulle sue gambe.
"Di mariti, no? Dove li avete trovati quei duuuuue? Dooooveeee? Cosa ve li siete sposati a faaaaare?"

Lo zio Paio dal bagno grida qualcosa, il piccolo Santo prosegue: "In galeeeera devono andare! Hanno provato ad ucciiiidermiiii! In prigioooone! Mi volevano ucciiiiiiidere!"
Mamma disinfetta, Sorilla cerca vetri e coccola il figlio in preda ad una crisi di nervi, zio Paio impreca, Brontolo raccoglie vetri a palate.
"Ho un male micidiaaaaale! Aiuuuuuto toglietemi tutti questi veeeeetri! In galeeeeeera! In galeeeeeera!" grida la vittima, senza alcun segno di ferita.
Mamma disinfetta zio Paio, che ha un taglio sulla mano che continua a sgocciolare macchie ovunque, poi porta una maglia al Budda, sempre tutto nudo e impolverato.

"Quelli mi volevano uccidere! Chiamate la poliziiiiiia!" prosegue Ale sempre più melodrammatico, poi zio Paio compare alla vista del figlio.
Quello strabuzza gli occhi, spalanca la bocca, gli si gonfia la vena in collo e dopo aver preso fiato grida "Ancora qui sono questi duuuuue? Non sono nemmeno finiti in prigione! Non è giuuuuusto! Ora mi avete proprio fatto imbestialiiiiire!"
"Ale, amore di zia, dimmi una cosa: ti andrebbe di mangiare una caramella? Eh? O preferisci un biscottino? O pensi di non farcela perchè stai troppo male?"

Le parole magiche sortiscono un effetto immediato, il Budda inizia a masticare biscotti soddisfatto e smette di inveire oltre, scongiurando l'ictus.
Zio Paio guarda Mamma, fa spallucce, sorride: "E' proprio una brava persona… Una bravissima persona…"

Le cose non vanno sempre come uno vorrebbe.
Per esempio, questi due: ma è mai possibile che nessuno li abbia ancora rinchiusi in galera?

6 commenti:

  1. Ahjahahahahahaaa, scusa se rido, ma è una tragicommedia!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Noi ci abbiamo riso per tutta la sera… una volta raccolti tutti i vetri!

      Elimina
  2. Io sto pensando ai vetri ovunque...hai la mia totale solidarietà! Ma che Budda saggio é tuo nipote 😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha fatto tutto mio marito, noi donne ce la vedevamo con la crisi isterica del Budda… un bambino, un mito!

      Elimina
  3. Ma poi.....altri due, di mariti, li avete trovati????
    Il prossimo box doccia in plastica e non in cristallo !!
    Impe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbiamo comprato la tenda e chi s'è visto s'è visto! :)
      per gli altri due mariti spero che porti bene la bella stagione… un paio di muscolosacci abbronzati… (cosa non si farebbe per un nipote, eh?)

      Elimina