lunedì 16 aprile 2012

Felicità

Ore 20 in casa brambilla.
Il duenne Macco ha una crisi di astinenza da tatta, e Mamma gliela dà vinta volentieri, dato il fastidioso gonfiore dopo 24 ore dall'ultima poppatina.
Lui la prende per mano e la guida verso il lettone anziché nella sua cameretta, l'aiuta a sistemare i cuscini sulla testiera del letto, spegne la luce e si mette "còngodo" (comodo) seduto in braccio a lei.
Dopo un paio di minuti fa capolino Dede: "Posso? Eh mamma, posso venire anch'io a dormire con voi?"
E trotterella felice sul letto al segnale di assenso. Una debole luce filtra dalla tapparella quasi del tutto abbassata.
Macco abbandona la tatta, i tre si sdraiano divertiti sotto-coperta e fanno finta di dormire.
Russano che è una meraviglia!
Poi Mamma inizia il gioco della caverna e tutti si nascondono sotto le coperte, al buio, ridendo ognuno a modo suo: urlando AHAHAH -Dede-, col vocione e strillini acuti- Macco- e proprio di gusto -Mamma.
I piccoli si abbracciano (si abbracciano!), ridono, baciano appassionatamente la loro dea-madre, si annusano i capelli appena lavati e i giochi vanno avanti una mezz'ora senza nemmeno un intoppo.
Una Mamma incredula si è goduta ogni istante di questi irripetibili momenti.

E' stata l'esperienza più vicina alla pura felicità che Mamma abbia mai provato nella vita intera.

1 commento:

  1. C’è un’ape che si posa
    su un bocciolo di rosa:
    lo succhia e se ne va…
    Tutto sommato, la felicità
    è una piccola cosa.

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