venerdì 7 settembre 2012

Mentre i naviganti...

Era già l'ora che volge il disìo ai navicanti, e 'ntenerisce il core

Parlo dell'ora in cui il mare si acquieta, il vento si profuma di salmastro e il cielo si tinge di colori indefinibili e luminosi.
L'ora in cui nei campeggi senti rumore di posate e telegiornali lontani, sul lungomare respiri il profumo della legna che arde nei camini delle pizzerie, e in montagna vedi le ombre dei boschi allungarsi veloci verso di te, raffreddando l'aria in un istante.
Parlo dell'ora in cui il mondo rallenta e tutto volge al sereno, l'ora in cui il sole non ferisce più, il lavoro è lontano e il calore domestico riscalda il cuore.

Ovunque... tranne dove regnano i terribili brambillini.

Pure a casa brambilla è l'ora che volge al desìo, ma sicuramente non si tratta dello stesso desiderio dei naviganti, a meno che questi non siano dei pirati assetati di sangue come è diventata Mamma.
E' la famigerata ora X.

Il mondo piano piano si spegne... e i piccoli si imbizzarriscono.

Un esempio.
Da quando hanno scoperto la doccia, si è aperto un mondo tutto nuovo per i due, avvezzi ad una vasca da bagno piena di paperelle, e ci si può divertire davvero un mondo se si ha il comando del doccino.
Dopo soli 40 secondi il pavimento è allagato, il tappetino inzuppato, l'acqua è schizzata fino al soffitto e ha bagnato tutti i vestiti di Mamma, se è vestita, o tutta Mamma, se si è fatta furba e si è spogliata pure lei.
Asciugare Macco poi è un'impresa titanica, senza citare la successiva vestizione.
Cento salti sul letto, capriole doppie a culetto nudo, accapigliamenti fraterni e risate sguaiate al cielo, mentre Mamma brandisce ora una ora l'altra maglia del pigiama, o un pannolino, o dei pantaloni.
Quando arrivano le minacce serie, finalmente i pargoli finiscono deliziosi nei loro pigiamini, e sembrano due angioletti tipo Pisellino di Popeye.

Come a due veri angioletti Mamma legge un libro, poi giocano a nascondersi sotto le lenzuola, si spegne la luce e ci si abbraccia un pochino.
Poi ancora un pochino, e ancora, e ancora, e quel pochino non finisce mai.
Poi all'improvviso qualcuno ha sete.
E poi, immancabile, la pipì.
Passano i minuti, e subentra un'improvvisa "paula del gufalò", mentre il fratello coraggioso inizia a cantare una canzone.
Una Mamma sempre più nervosa riesce ad imporsi e finalmente si allontana, poco convinta.

Intanto i naviganti hanno già cotto alla brace il loro pesce, sciacquato i piatti e gettato le reti per la pesca notturna. Forse qualcuno è già in branda per il primo turno di riposo, mentre Mamma non fa in tempo a sospirare di sollievo: un rumore di passettini nudi, e i due arrivano quatti quatti a sbirciare dalla porta, abbracciati, e fare qualche altra astrusa richiesta.

Di nuovo buonanotte, un nuovo sospiro di sollievo, e Macco ricomincia a chiamare.
Vuole papà, vuole mamma, vuole Barpapapà, vuole il bruco-mela di Fiabilandia mentre Dede russa.
I naviganti guardano il cielo stellato immersi nel buio pesto, e Mamma si gioca il tutto per tutto con la ninna nanna del chicco di caffè.

Ma quando lo zombie si alza ancora per scavalcare le sbarre del lettino, arriva l'urlo ferino: Mamma ha raggiunto il limite.
Macco si rassegna e si sdraia. In un minuto si addormenta con le mani in alto e i pugni chiusi, come da neonato.
I naviganti si guardano perplessi e domandano ai compagni se anche loro hanno sentito: deve essere il grido del mostro marino, impossibile non udirlo, si ripete ogni sera alla stessa ora... agghiacciante.

18 commenti:

  1. dal terrazzo del convento, si abbracciano oltre 100 mila persone.
    Pensa quante storie di marinai

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  2. Quello che per il bruco è la fine, per la farfalla è l'inizio della vita.
    Cambia prospettiva, e saranno i marinai ad invidiarti.

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    1. Forse non era chiaro, non sto dicendo che vorrei essere altrove o qualcun altro.
      Dico solo che mi piacerebbe che a volte avessero un bottoncino da schiacciare... e buonanotte in un attimo!

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  3. un rumore di passettini nudi,
    non ti sembra un momento irripetbile?

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    1. Sentire i passettini è una cosa fantastica! per la prima volta.
      sentirli più volte in una sera quando non ne puoi più e vorresti solo riposare... cambia la prospettiva!

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  4. Mi hai strappato un sorriso, ma di solidarietà!! E io una sola, la capacità di trasformarsi in anguille sguiscianti per la vestizione notturna è incredibile! Ora però devo dire sta migliorando, e anche la trafila notturna. Solo che a letto non ci vuole mai andare....

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  5. (scusa, rileggendo forse non si capisce: e io ne ho una sola (di bimba).)

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    1. :) si capiva, si capiva!
      è vero, fanno proprio come le anguille quando non vogliono essere impigiamati, ahah!

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  6. Cara Rachele, mentre mi strappi un sorriso di comprensione, ti posso solo dire che crescono, crescono velocemente anche se ora non ti sembra e poi...ronferanno come cinghiali satolli per tutta la notte, succederà vedrai, succederà! ;)

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    1. C'è questo angioletto biondo che sta dormendo tutto raggomitolato nel lettino con le sbarre. Pensare a lui che ronferà come un cinghiale satollo, magari a bocca aperta, mi fa morire dal ridere e dallo sgomento al tempo stesso...

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  7. Rachele...io ti dico "povera:-)!"
    perchè ti capisco...io però l'urlo di tarzan lo faccio prima di te...reggo meno! Tu sei molto più paziente.
    Il problema comunque per me è minore perchè con 6 e 8 anni la cosa è molto più gestibile...e adesso, che ancora sono in vacanza, tutte le malefatte gli vengono più facili la notte ma aspetto che inizino a svegliarsi ogni giorno alle 7. La sera poi, dopo cena, mi crollano alle 21 sul tavolo!! succederà anche a te!

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    1. Io ci provo ad urlare prima, ma forse non sono sufficientemente esasperata per essere credibile...
      mi avete consolata però, pensavo di essere io priva di "polso"!

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  8. Dai, superato questa fase, ti trasformerai in wonder woman.

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    1. Ho visto su un blog una icona simpatica, che diceva
      "Io sono una mamma. Tu che superpoteri hai?" :))

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  9. Oddio è uguale identico a casa mia, compreso l'urlo finale... Confido nell'inizio della materna...

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    1. Se cambia qualcosa dimmi come hai fatto, mi raccomando!
      da noi, col fatto che li facevano dormire di pomeriggio, era solo peggiorato!

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  10. Come ti capisco pero' questo tuo racconto lo trovo molto poetico.

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