mercoledì 12 settembre 2012

Il muretto


C’è un muretto che li separa.
Da un lato il silenzio dell’attesa, la lentezza della malattia, l’odore inconfondibile della vecchiaia.
Dall’altro lievi schiamazzi, vita che fiorisce, rumore di palloni e risate infantili.
Mamma è andata a trovare nonna Tina in questa “casa di riposo” che la ospita fino al rientro di Tatiana, e che confina con una “casa di accoglienza” per ragazze madri.

Gli ospiti della Casa siedono pazienti, a volte rassegnati, a volte riottosi, e un viavai di parenti li accarezza e parla a voce molto alta, scandendo le parole e sorridendosi fra loro.
Si crea una solidarietà particolare fra chi entra ed esce, carica di comprensione e malinconia, mentre non si crea nulla fra chi entra per restare. Per riposare.
Nonostante il destino comune, il passato simile, l'identico presente.

Riposo, dicono. Ma riposo da che cosa?

Mentre Mamma teneva per mano la nonna, Dede e Macco scavalcavano le vasche di fiori del muretto del giardino e sceglievano il luogo più adatto alla loro età, accolti da bambini incuriositi e festosi.
Giocate, bambini miei, dalla parte del muretto più giusta.
Non avete nemmeno notato il posto in cui siete entrati, troppo piccoli per capire il peso della malattia, troppo giovani per comprendere il buio dell’età avanzata.

Due spazi attigui, due mondi opposti, un muretto che li separa.

Da un lato, ma solo da uno, la speranza.

8 commenti:

  1. la speranza: perchè non può essere presente da entrambe le parti?

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  2. Bella domanda... Se li guardi in faccia,peró, apisci subito che la speranza non c'è

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  3. Io spero di non vivere troppo a lungo, spero di vedere i miei figli adulti e felici, ma spero di morire, mentre vivo intensamente.
    Mi auguro di non passare un minuto in attesa della morte, spero che la morte arrivi come una sorella, quando la mia vita non è più necessaria a chi mi ama.
    Spero che il mio posto venga preso da tanti bambini che giocano e ridono gioiosi.

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    1. D'accordo al 100%
      C'è qualcuna che ha visto in anteprima il flim "La Bella addormentata?" Parla dell'eutanasia, del caso Englaro e questo post me lo ha fatto venire in mente....

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  4. La penso proprio come LaNinin, sopravvivere e basta non mi piacerebbe. Ho visto mia nonna vivere ancora 10 anni dopo un ictus, non più lei, penso sia una situazione inumana.
    Pero' avere vicino dei bambini allegri potrebbe essere una bella distrazione, muretto permettendo.

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  5. Anche io sono del vostro avviso, ma oltre a sperare che non capiti anche a noi non si può fare molto in un mondo dove è vietata l'eutanasia...ma che argomento impegnativo questo!

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  6. Che emozione, in queste parole. Commozione, tristezza, nostalgia...

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