martedì 7 maggio 2013

Gaestehaus

La Gaestehaus è sempre uguale a se stessa, e odora di cibo a tutte le ore.
Cibo cinese, per la precisione, e non è sempre il massimo soprattutto se sei in stato interessante.
Ci torni dopo qualche anno, e il noto corridoio buio e stretto ti apre le porte di ricordi dolcissimi.
In Gaestehaus Mamma ha vissuto diversi mesi, ha mangiato chili di cioccolata e ha pianto litri di lacrime. In Gaestehaus ha trascorso nottate insonni con una pancia sempre più grande e pesante, e ha trascorso giornate immobile per via di un bimbo impaziente di nascere troppo presto.
In Gaestehaus ha chiacchierato per ore con Malika e Elmas, le signore delle pulizie che hanno abbandonato da decenni i loro Paesi, e ha scoperto che non è poi così difficile capire il tedesco. Ammesso che le abbiano veramente detto ciò che lei ha capito.
Nella stanza della lavatrice ha conosciuto gente proveniente dalle zone più varie, incrociate per brevi periodi e perse per sempre, e ha ristretto tutto quello che ha infilato in quell'attrezzo infernale che è l'asciugatrice.
Dede ha imparato le sue prime parole in Tedesco, e Mamma ha incontrato per le scale il manga del parco con l'orso cucito sul sedere. Ha sostenuto in silenzio un giovane americano quando la sua ragazza di turno gli ha annunciato la gravidanza, ha ricevuto panzerotti e mangiarini turchi dalla ricercatrice che cucinava ogni sera per il suo professore, ha scambiato dolci italiani con bacchette giapponesi, ha imprecato ogni mattina contro il prete delle campane, ha fatto cene con amici a base di pizze surgelate e pasta al sugo.
E ha percorso quel lunghissimo corridoio buio così tante volte da averci lasciato il solco.
Un solco felice!

Ora Mamma è tornata a casa, ha le serrande e il bidè, i fornelli a gas e non ci sono campane nelle vicinanze.
Ma quel posto speciale le rimarrà per sempre amico.

8 commenti:

  1. potrebbe essere l'inizio di un bel racconto dei tuoi;-))

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    1. Si, in effetti ce ne sarebbero di cose da raccontare sugli ospiti della gaestehaus!

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  2. Hei! Aspetta, in che senso "Ora Mamma è tornata a casa, ha le serrande e il bidè, i fornelli a gas e non ci sono campane nelle vicinanze."??? Sei tornata in Italia??? Mi sa che mi sono persa un passaggio...o forse più probabilmente non ci ho capito molto ;) :D

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    1. Nel senso che si, siamo tornati in Italia perchè siamo senza alloggio. Io e i bimbi di nuovo a Milano per tutto maggio. E poi a giugno dovrebbero darci la casa!

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  3. Ti stai preparando al distacco dall'Italia ricorrendo ai ricordi felici che hai del tuo passato in Germania? A parte il bidé, ovvio. Ma sai che davvero non so come facciano in tutto il resto del mondo? Secondo me sono più zozzoni...perchè non credo che si fiondino sotto la doccia così di frequente come noi usiamo l'amato sanitario... Baci

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    1. Ahahah! la tua prima frase non è da "dovevo andare in terapia" ma piuttosto "dovevo fare terapia alle persone"" :))))
      Ma lascia stare, che mi viene il bruciore intimo soltanto al pensiero di stare senza bidè!!! ;)

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  4. mmm anche io mi son persa ... dove siete adesso? e tuo marito? e tornate? o siete già tornati ? ma tornnerete la o resterete la??
    ussignur ce la posso fare!!

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    1. Franci sei forte!!
      Noi siamo di nuovo a Milano da 2 gg e mio marito in Germania. Ritorneremo a giugno quando avremo la casa vera e propria, e a quel punto in gaestehaus non ci andremo proprio più... e mi dispiace tantissimo!

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