mercoledì 26 giugno 2013

Solstizio d'estate

Eppure il solstizio c'è stato.
Quello che ci fa entrare in estate, quello famoso del 21 Giugno, quello che dai Gemelli si passa al Cancro per intenderci.
Quest'anno pare che di estivo abbia soltanto il nome, ma in realtà qui in terra crucca ci si accorge che siamo in estate da un fenomeno piacevolissimo.
Perchè alle 22 il cielo è ancora così luminoso che non ti rendi conto che è ora di mettere a letto le belve, e così il giorno dopo ne paghi tutte le conseguenze.

Mi è stata chiesta la "spiega dell'astronoma", ma prima di iniziare bisogna ricordare un concetto, ossia che la Terra gira intorno al Sole, fenomeno chiamato rivoluzione, e gira anche su se stessa, fenomeno chiamato rotazione.
Ah, lo sapevate già?
Complichiamo un po' le cose allora: la Terra gira intorno al Sole con il suo asse di rotazione inclinato rispetto al piano di rivoluzione. Che vuol dire che la Terra si comporta come una trottola che gira su se stessa e contemporaneamente gira in tondo per la stanza, inclinata rispetto al pavimento.  Per dirla con termini scientifici, l'inclinazione dell'asse terrestre è di circa 23 gradi rispetto alla perpendicolare al piano  dell'eclittica (che nel nostro esempio sarebbe 23 gradi rispetto al muro della stanza).

E fin qui ci siamo. O no?
Ora aggiungo questo: ci sono quattro punti speciali in cui si trova la Terra nella sua rivoluzione attorno al sole, distinti in base alla posizione del Sole rispetto a noi:
quando il Sole si trova nel punto in cui i suoi raggi sono perpendicolari all'equatore e all'asse terrestre, si parla di equinozio, e in tutta la Terra il giorno e la notte durano 12 ore:

Raggi del Sole all'equinozio. (Foto di Wikipedia)

quando il Sole si trova nel punto in cui i suoi raggi sono perpendicolari ai Tropici, si parla di solstizio, e negli emisferi Nord e Sud le cose sono esattamente opposte:

Solstizio d'estate (Foto di Wikipedia)

Segue un'immagine che illustra la Terra nelle quattro posizioni chiave:

 Immagine tratta dal libro: Alberto Manzi, Il ponte d'oro.
Sussidiario per la terza classe , Roma, Ave, 1966, 224 pp

Come si vede dai disegni, durante gli equinozi la Terra sembra tagliata a metà dalla linea dell'ombra, che significa che giorno e notte durano lo stesso numero di ore in tutto il mondo.
Durante i solstizi invece le cose cambiano fra Nord e Sud.
Guardate la Terra nel disegno del solstizio: il Polo Nord, se fate ruotare la Terra su se stessa, rimane sempre al sole (il sole di mezzanotte!), e così pure tutte le zone circostanti, fino al Circolo Polare Artico. Man mano che ci allontaniamo dal Polo il giorno dura un pochino meno, ma dura comunque il numero massimo di ore rispetto alla notte, in tutto l'emisfero Settentrionale. All'equatore dura 12 ore.
Entriamo in estate e il Sole è allo zenit sul Tropico del Cancro.
Simmetricamente il Polo Sud è sempre all'ombra e la notte dura un pochino meno man mano che saliamo verso l'equatore, ma dura comunque il numero massimo di ore rispetto al giorno, in tutto l'emisfero Meridionale. Siamo nel loro inverno.

Forse a questo punto è inutile specificare che, durante il solstizio d'inverno, il Sole è allo zenit sul Tropico del Capricorno e il giorno dura il numero minimo di ore nella zona Nord del mondo. (All'equatore dura sempre 12 ore).

Tutto questo vi fa capire che l'estate, come abbiamo ben notato quest'anno, arriva anche se le temperature non lo dimostrano. E' semplicemente un fenomeno che riguarda l'inclinazione dell'asse terrestre e l'incidenza dei raggi solari, che in teoria in questo periodo dovrebbero scaldare di più.
Se poi nella realtà Mamma ha tirato di nuovo fuori la copertina pesante e la camicia da notte con le maniche lunghe, non interessa proprio a nessuno.


Il serpente piumato della piramide Maya di Kukulcàn "prende vita" durante i
solstizi, e mentre il sole si sposta nel cielo sembra discendere i gradoni della piramide 


Newgrange (Irlanda): 3000 a.C.
La luce entra nel lungo corridoio del tumulo illuminandolo
per intero, all'alba del solstizio d'inverno

9 commenti:

  1. Bella spiegazione...devo tenerla buono per quando il nano mi chiederà conto del solstizio!

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  2. Mi devi perdonare se te lo dico qui e nei seguenti toni, ma, mia cara, ne sai ben poco!
    Non è l'inclinazione dell'asse terrestre che porta ai mutamenti climatici...sono le fate che dalla radura incantata fanno si che sul mondo fermo, cioè qui, si susseguano i cicli delle stagioni.
    Però ti capisco, eh, che loro, le fate appunto, ce lo fanno credere...
    Se hai bisogno di approfondire l'argomento ti faccio interfacciare con Dafne.

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  3. mi associo a velma: sono le fate!
    :-)
    a parte scherzi: sei un'ottima divulgatrice!

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  4. Brava Prof...questa la conserverò per spiegare i fenomeni astrofisici alla pulce quando sarà il momento. Nel frattempo seguirò le lezioni di Velma, sicuramente a Siria piaceranno di più!

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  5. Se tutta l'estate avesse il clima di questi giorni io sarei felicissima: bello, ma non troppo caldo, luminoso e secco, ci godiamo il giardino, senza zanzare!! :)))

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  6. Wow Rachele, io non ci capisco niente ma sono affascinata dall'astronomia. A casa abbiamo il telescopio e nelle sere limpide sbirciamo il cielo. Mio marito cerca gli anelli di Saturno e io vedo...le fate, come le ragazze :-D. Peccato per i lampioni della strada, altrimenti si vedrebbe il cielo ancora meglio da noi (siamo fra gli alberi e la città la vediamo da lontano). Che brava che sei!!!! Un bacio

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  7. Brava prof ra! Dai anche lezioni di ripetizione?!

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  8. Manca Abu Simbel dove, non durante equinozi e solstizi ma il 21 febbraio e 21 ottobre (adesso il 22 febbraio e 22 ottobre x' hanno costruito una diga e spostato tutta la costruzione), entra il sole, illumina RA, Ramses un altro-dio-che-non-ricordo e non Anubi.
    Te la spiego la metafora?!? ^_^
    Cindy

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