martedì 25 marzo 2014

Flohmarkt

Erano quattro anni che Mamma si domandava che cosa fosse un Flohmarkt.
Perchè fin da quando vivevano in Germania, anni addietro, periodicamente la città si tappezzava di cartelli che ne indicavano la data, e Brontolo non le sapeva dare risposte soddisfacenti.
Il mercato delle pulci? L'antiquariato? La vendita dell'usato? Mamma aveva capito all'incirca di cosa si trattasse, ma doveva testare con mano.

Così una volta sono andati al mega-Flohmarkt nella gigantesca piazza dove si tengono le fiere, e nel giro di quattro minuti l'intera famiglia aveva cercato parcheggio, era scesa dall'auto, aveva visitato tre bancarelle e mezzo ed era tornata in macchina senza nemmeno voltarsi indietro.
Gente che vendeva di tutto, in tutte le condizioni, e poveri diavoli disposti a comprare di tutto, in tutte le condizioni. Mamma aveva il cuore stretto come una nocciolina, e aveva giurato di non tornarci più.

Ma sei  mesi fa il cruccasilo aveva organizzato anche lui un mercatino dell'usato, nella palestra vicino a casa brambillen, e in bacheca erano appese liste di chi preparava dolci, liste di tavoli da allestire e liste di volontari per sistemare la palestra prima e dopo l'evento. Mamma non vedeva l'ora di vedere come funzionasse questa cosa nuova.
Così si era caricata in bici un figlio ed era andata baldanzosa nel luogo preposto, salvo poi rendersi conto che era in ritardo di almeno ventiquattr'ore.
La delusione era stata così cocente che l'evento è entrato nei memoriali della famiglia: "Ti ricordi mamma quando volevi andare al mercatino con la bici e invece hai sbagliato giorno?"

Facile immaginare che quando sono spuntati i cartelli per un nuovo Flohmarkt al cruccasilo, la settimana scorsa, Mamma si sia appuntata l'evento in ogni dove per non rischiare di sbagliare.
Così i brambillen sono andati in pompa magna nel giorno giusto e all'ora giusta.
Così Mamma ha visto tavolate piene zeppe di vestiti per bambini separati per sesso ed età, lavati, stirati, piegati e profumati; scarpe divise per taglie e stagioni; giochi dalla primissima infanzia all'età più "matura"; libri, pattini, seggiolini per auto, e infine la paradisiaca tavolata dei dolci.
Hanno assaggiato torte alla nocciola e banana, alle mandorle e ciliegie, e al cioccolato, e Mamma non voleva più andar via, abbracciata a quel tavolo che incarnava i suoi sogni più proibiti e a cui si sarebbe volentieri incatenata, ma è arrivata l'ora della chiusura.
Nel giro di pochi minuti, di tutto quel ronzare di persone non è rimasto che un via vai di scatoloni che venivano portati via, e tavoli vuoti e smontati. Alle 16, spaccato il minuto, non era rimasto più nulla.

Così Mamma ora sa che cos'è un Flohmarkt, evento così importante che la gente conserva le scatole e le confezioni di ogni cosa per anni, nell'attesa di rivenderle.
E ha pensato a tutte le cose riposte nella cantina milanese, dalle api per la culla al box, dal marsupio porta bebè a tutti i vestitini che invadono gli armadi di Villa Delirio...
E ha capito che no, non ce la può fare (mi spiace nonna Tonia!), perché l'idea di dar via un pezzo di storia dei suoi piccoli la sgomenta come se dovesse dar via un pezzo di mano.

E quindi per ora si limiterà a frequentare i Flohmarkt da acquirente.
E soprattutto, da divoratrice di torte.


12 commenti:

  1. Giorni fa, qui nel paesino, ne hanno fatto un mercatino dell'usato in piazza. Ci siamo passate mentre tornavamo da scuola ma era tristissimo, nulla di carino o di ordinato, tutta roba buttata a casaccio sulle bancarelle e l'unica cosa che da lontano ho intravisto "forse" interessante era una macchina da cucire semi-antica della Singer!

    :-|

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    1. si, infatti se non è ben organizzato diventa una cosa squallida...

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  2. Teorema della casa itaiana: "data una casa, di qualunque metratura essa sia, entro pochi anni essa sarà riempita in ogni spazio disponibile di tante cosa riposte in attesa di un eventuale e improbabile utilizzo futuro". E' anche chiamato "Teorema del non si sa mai"... E il bello è che le case a Fano saranno piene di vestitini di bimbe che, se i 4 diavoli saranno più bravi dei loro genitori, potranno essere utilizzati per quelle che nasceranno non prima di una ventina d'anni! Per mia fortuna, ad ognuno dei traslochi effettuati, ho buttato una marea di cose tenute proprio per il "non si sa mai". Certo che non riesco ad immaginare cosa possa esserci da voi che sono 40 anni che siete inchiodati lì!!! O meglio, una vaga idea ce l'ho dall'ultima visita nel sottotetto...
    Quanto ai mercatini italiani, affari se ne fanno pochi, visto che tutti ci portiamo solo le cose che, oltre a non essere mai state utilizzate, non sono neanche più utilizzabili. E pensare che un tempo noi eravamo il popolo civile e i Germani i Barbari...
    M.

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    1. Ahahahah! il teorema del "non si sa mai" lo applico da una vita senza sapere che ero così saggia da applicare un teorema! ;)

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  3. Mi piacerebbe tanto visitare quei mercatini, non ne ho ricordi purtroppo! Chissà se un giorno non riuscirò a fare una vacanza da quelle parti... Mah sognare non costa tanto... Goditi quelle meraviglie!!!

    Maira

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    1. Sognare non costa nulla, ma il tuo sogno non lo vedo così irrealizzabile! in fondo la Germania è davvero a 2 passi...

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  4. Io li regalo ad amiche che mi passano i loro... Ma che fatica!!!
    Eppure che ce ne facciamo?
    A meno che non ne vogliamo un terzo (e io sinceramente, con due gravidanze a rischio non me la sento proprio. TU???)
    Cindy

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    1. Io? No, non ho mai ricevuto vestiti da amiche :(
      E non ho avuto gravidanze a rischio. Era questo che volevi sapere, vero? ;)

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    2. Ale lo sto praticamente vestendo con i vestiti girati da amiche ;-)
      E no, volevo sapere se volevate un terzo figlio...
      ;-)

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  5. I vestiti dei miei figli li arrivano direttamente da mie cugine che hanno rispettivamente un figlio di 18 anni e una di 21 anni. Anche io faccio fatica a pensare di vendere tutto (ma dovrò farlo se voglio sopravvivere ai mille traslochi che ci toccano), ma in cuor mio spero tanto che appena avrò finito di utilizzare tutto, la figlia di mia cugina inizi a sfornare pargoletti così potrò ritornarle tutto e potrà mettere ai suoi figli i suoi stessi abiti!

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  6. da noi ci sono magazzini che raccolgono abiti usati e li rivendono per pochi euro.....vengono sterilizzati e a volte mando qualcosa. ma niente guadagno!
    purtroppo quando uno non ha posto (vedi me) per tenere le cose......è costretto a disfarsene! e quanto avrei voluto tenere qualche ricordo del "mio bambino"!

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  7. Ciao, spero di non disturbare ma ti ho riservato un premio! Passa a ritirarlo se ti va!

    Maira

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