giovedì 3 aprile 2014

La sposa

"Benvenuta Frau Leba!" diceva il cartello sulla porta dell'asilo di Macco.
"Macco, avete una maestra nuova? Mi scusi, chi è questa Frau Leba? Una nuova maestra?" chiedeva Mamma alla maestra Sarah.
Lei sorridendo rispondeva "No... sono io! Mi sono sposata in comune venerdì ed ho cambiato nome"
Mamma la baciava per congratularsi e se ne andava pensierosa.
Lei è sposata da quasi dieci anni, ma in pochi conoscono il cognome del marito. Non deve essere considerata una grande moglie, qui in terra teutonica, dove per le donne sposate non resta alcuna traccia del cognome originario.

Una settimana dopo, il matrimonio religioso.
I bambini dell'asilo erano invitati all'uscita della chiesa per farle una sorpresa, e i brambillen erano puntuali più dei tedeschi, sul sagrato della chiesa, con Mamma curiosa come una scimmia.
Ci sono cose che non puoi immaginare in maniera diversa da come sei abituata, ed è per questo che vivere all'estero ti "apre la mente".
Ma contemporaneamente, mentre ti stupisci per le differenze, ti rendi conto ti quanto ottusa sia in realtà la tua mente, proprio per il fatto di stupirti.

Perché dopo una serie prolungata di canti la Messa termina.
Gli ospiti escono.
Gli sposi escono per mano e guardano la gente dall'alto dello scalino della chiesa.
Silenzio.
La sposa è bellissima. La gente guarda un po' gli sposi, un po' si fa i fatti suoi.
No, niente riso, non usa tirarlo. 
Possibile? Si, possibile.
Finalmente un bambino acclama la sua maestra e Mamma applaude, mentre Brontolo fa lo stesso da un'altra parte.
E sono gli unici tre chiassosi del gruppo. 
Poi in silenzio gli sposi scendono, e Sarah raccoglie le rose che i bimbi le porgono.
Dopo qualche minuto di impasse, gli invitati si mettono in fila per baciare la sposa, porgendole fiori e pacchetti regalo.
Una fila ordinata e composta.
Mamma si intrufola e l'abbraccia con Macco, saltando almeno una trentina di persone; ma ha dalla sua che non aveva il minimo sospetto che si potesse fare una fila per i saluti.
Si: si può fare una fila ordinata e silenziosa per il bacio alla sposa.
Poi sottovoce un amico mostra loro un ceppo di legno da tagliare con una sega, mentre qualcuno li guarda e il resto della gente si serve al buffet allestito sul piazzale della chiesa.
Mamma sorride al ricordo dei megafoni e dei microfoni a cui è abituata.
Ma carino il buffet all'uscita della chiesa!
Abbandonato il ceppo a metà dell'opera per manifesta incapacità di falegnameria, gli sposi ritagliano un grosso cuore dipinto su un lenzuolo, e poi ci passano in mezzo.
I più continuano a mangiare.
E in questo tutto il mondo è Paese.
Mentre i bambini giocano a rincorrersi nella fontana vuota della chiesa, accanto al cimitero, la gente se ne va alla spicciolata.
Mamma non può fare a meno di domandarsi: ma secondo voi, si sono divertiti?

23 commenti:

  1. Dai che tristezza!
    Io ho partorito in Francia e per i francesi (che ehm...notoriamente non sonpo noti per la loro elasticità mentale) era inconcepibile che avessi un cognome diverso da mio marito. Mi hanno chiesto più volte, stupefatti, perchè desiderassi dare al bambino un cognome diverso da quello che figurava sui miei documenti (eggià, come facciamo noi italiane, in assenza di certificato di matrimonio, a dimostrare di essere legalmente coniugate con i nostri incautti mariti?)

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    1. Ahahah! in effetti al nome dei figli non avevo pensato! nel tuo caso non potevano avere dubbi, ma visto che io firmo sempre col mio cognome penseranno che sono la balia! :)

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    2. La giovanissima baby sitter...(come va la ricerca tra l'altro?)

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  2. Beh questo me lo chiedo anche io... Si saranno divertiti? Però forse per loro quel momento è più un qualcosa di solenne, non un momento di divertimento. Magari vedendo i nostri matrimoni ci troverebbero stupidi e volgari. Chi lo sa.

    Maira

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    1. Forse hai ragione, magari lo vivono come un momento solenne e più serio di noi… e a dirla tutta, in Italia ne ho visti di matrimoni un po' troppo volgarotti!

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  3. Beh, un po' triste in effetti lo è... Quando si è sposata la mia mamma, che era maestra d'asilo, i suoi bambini le hanno fatto una festa meravigliosa in chiesa, hanno portato i doni, l'hanno accompagnata all'altare con i petali di rosa, e...hanno lanciato chili di riso!
    Comunque quando ci siamo sposati io e mio marito i nostri amici svedesi sono rimasti a bocca aperta nel vedere quanto gioiosi fossero i matrimoni italiani!

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    1. Io non direi "triste", in realtà non era una cerimonia triste, piuttosto non era festoso, ecco!
      noi siamo abituati ad un altro modo di fare...

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  4. belli questi assaggi di vita cricca che ci regali!!! lo scorso week end ho avuto ben tre crucci ospiti a casa e di stranezze ne ho viste davvero tante:-))) ps: la mia amica secondo me non resiste e a breve ne ne scappa in Italia!!!!!

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    1. Le hai preparato i carciofi, spero! :)
      ahahha, povera amica, ma dove vive di preciso?

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  5. Beh, ma che tristezza! Però chissà che cosa pensano loro dei nostri matrimoni festanti! Probabilmente ne rimarrebbero sconvolti!
    Non credevo che la moglie prendesse il cognome del marito: credevo fosse un'usanza soltanto dei paesi dell'est!

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    1. Si, penso che se sono davvero abituati ad un festeggiamento così "tranquillo", i nostri riti li manderebbero in confusione totale! :)

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  6. Bhe dai, quanti matrimoni in Germania avete visto per poter tirare questa conclusione?
    Comunque anche in Germania tirano il riso (certo, dipende dalla chiesa, religione, volontà degli sposi.....). ;-)

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    1. Davvero tirano il riso? qui mi hanno detto di no, però la Germania è così estesa che è un po' come se un siciliano ti dicesse che in Italia non usa mangiare la polenta… :)

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  7. Perchpè dovevano essere allegri? Ma se si sono sposati!!! Siamo noi che ci illudiamo sia un giorno di festa: loro sono crucchi e sanno perfettamente como vanno le cose...
    Quanto al riso, da noi, fra i più grandi produttori di riso al mondo, era una cosa che sfamava a basso costo e veniva tirato per augurare agli sposi di avere sempre da mangiare. Ma loro sono crucchi e sanno perfettamente che se tirassero le cose da loro più comuni e a basso costo, si farebbero molto male. A meno di tirare le patate già tagliate a pezzettin. E cotte, magari...
    M.
    P.S.: posti sempre più tardi: comincia la fiacca teutonica?

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    1. Ahahah! o cucchiaiate di purè…
      no, và, è decisamente meglio niente!
      ps
      i teutonici non sono MAI fiacchi per definizione! è la mia natura italica che emerge! :)

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  8. Qualche mese fa ho partecipato al matrimonio, in Italia e in chiesa, di un’amica d’infanzia con un ragazzo olandese.
    L’80% degli invitati erano stranieri.
    Alla fine della cerimonia niente riso, né petali, né palloncini, né applausi, né bacio-bacio...gli invitati molto ingessati, super formali; gli sposi non hanno quasi salutato nessuno, sono saliti in macchina e sono scappati subito via.
    All’inizio del ricevimento stessa compostezza di modi, di gesti, di sorrisi....
    E’ bastato però un buffet ricco di salumi e litri e litri di spitz e prosecco a sciogliere certi freni.
    A metà pranzo erano irriconoscibili!!
    E’ che loro ci impiegano un po’ per carburare....

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    1. Uh, immagino! con l'alcool diventano subito allegrissimi!
      Bè, per fortuna in chiesa erano ancora sobri ;)

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  9. Le esagerazioni non mi piacciono, però un po' di trambusto per far festa ci vuole, dai!!
    Troppo tedeschi questi tedeschi ;-)

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  10. Pensa a me che di miei ne ho due di cognomi e più quello del marito e le mie figlie ne hanno ben 2 e questo perché nella mia famiglia non esiste che i figli non portino i nomi di entrambi i genitori!
    Quando le figliole si sposeranno non credo vorranno averne 3 cognomi come me ma sarà una scelta loro! :D

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    1. per "nomi" di entrambi i genitori intendevo i cognomi! :-|

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  11. Comunque, Rachele, hai presente in che buffonate si trasformano certi matrimoni italiani?

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    1. Ho presente, ho presente…
      E fammi fare la colta per un momento: in medio stat virtus! ;)

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