giovedì 15 marzo 2012

Come se non bastasse

Mamma è uscita presto stamattina.
Aveva una lezione speciale da fare alla seconda ora e alle 8.20 era già in strada nel traffico.
Dal momento del risveglio aveva già vestito due bambini, mentre contemporaneamente vestiva se stessa e spingeva Macco con la bici per casa, preparato la colazione per tutti, imboccato a turno chi voleva essere aiutato a mangiare, ovviamente aveva allattato l'idrovora, aperto tutte le finestre per cambiare aria, messo a lievitare il pane, comprato i grattini per il parcheggio e finalmente era iniziata la lezione.
Dopo aver risposto a una piacevolissima valanga di domande, si era recata allo spaccio per fare scorta di colombe della passione (mai più senza), si era fermata al Lidl a comprare la carta forno e i fazzoletti di carta (che non usava più da tempo, ma per il raffreddore incontenibile di Macco non c'è alternativa), perché  costano poco e sono migliori di quelli di marca, infine era tornata verso casa, varcando l'agognata soglia all'ora di pranzo inoltrata. A digiuno chiaramente.
Aveva quindi trovato: le finestre ancora aperte (ma poco male, oggi c'è il sole) e una temperatura siberiana, il latte aperto fuori dal frigo in una cucina con la finestra chiusa (dunque nell'unica stanza calda della casa), le tazze della colazione abbandonate a se stesse fra una selvaggia esplosione di briciole di biscotti e pane secco, almeno otto cucchiaini sporchi, i letti sfatti, il pavimento coperto di ogni ben di dio, l'acqua nel water da tirare.

Relativamente rinfrancata dal fatto che potrà usare le prossime due ore di tempo per sistemare l'intero caos, andrà a prendere i pupi e li farà sollazzare all'aria aperta fino alle 18, ora in cui tornerà a casa per cucinare, lavarli, cambiarli, aiutarli a mangiare e separarli ogni volta che si accapiglieranno.
Poi chiaramente metterà a fare un bucato, che stenderà fra le lamentele del marito che non avrà proprio voglia di aiutarla, essendo stanco...
Come se non bastasse, l'artefice di tanto disordine, l'eroico marito che ha gestito per una mattina l'accompagnamento all'asilo della prole in formazione completa (si, tutto da solo!), le ha anche chiesto seraficamente "Ti metti un po' carina per stasera?", lasciando intuire che probabilmente in genere non lo è troppo e che dovrebbe pensare un po' di più a lui...

Mamma non sa se ridere, singhiozzare di sconforto, o lasciare le briciole al loro destino e dedicare le prossime ore di libertà soltanto a se stessa, buttandosi sul letto sfatto a bocca aperta e con la bolla al naso.

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