giovedì 8 marzo 2012

Countdown

Fra poco arriva l'ora.
Sono le 15.26 e mancano appena venti minuti all'apertura dei cancelli.
Non sto andando ad un concerto ovviamente, ma a prendere Dede alla scuola materna.
Arriverò alla porta e lui mi correrà incontro mormorando mamma col sorriso stampato in volto, prenderemo i peluche dal suo scatolotto e andremo a cambiarci.
Scarpe, giacca, sciarpa a lui, borsa, peluche e manina a me.
Insieme andremo verso la macchina, passando sui sacchi di sale appoggiati alla cancellata, saltando sul dissuasore giallo del parcheggio e passando sul marciapiede.
Saliremo in macchina e andremo all'altro asilo, il nido di Macco.
Litigheremo per dove ho lasciato la macchina, perché non vuole scendere, perché vuole ascoltare la musica, ma alla fine verrà con me all'asilo del fratello.

Macco arriverà di corsa verso di me gridando allegro "Mamma cacca, cacca!", perché sa che quando fa la cacca siamo tutti molto contenti del raro evento.
Non vorrà togliere le calze antiscivolo, scapperà di fronte alla prospettiva delle scarpe, se le toglierà un paio di volte dopo essere riuscita ad infilargliele chissà come.
Dede nel frattempo si sdraierà per terra annoiato, o cercherà di dargli schiaffoni, ingelosito.
O se è proprio inverso si spoglierà tutto, obbligandomi a vestire da capo pure lui, dopo il fratellino.
Accenderanno e spegneranno la luce dell'asilo fino a farsi sgridare, e solo dopo aver sudato sette camicie riuscirò ad infilargli la giacca per uscire.
Non è facile far capire ad un bambino testardotto che deve mettersi la giacca anche se dentro fa caldo!
E non è facile gestirli in queste manovre senza poter utilizzare il braccio destro.

Usciti dall'asilo ci fermeremo a tirare foglie secche giù dalla grata dei garage (ma non ditelo alla portinaia per favore!), poi andremo a cercare il gatto e cammineranno sul muretto.
Inizierà la lotta a chi schiaccia per primo l'apri-cancello per uscire dal giardino, e poi il mio terrore che una volta usciti scappino per strada.
Saliranno in macchina, non sempre pacificamente, darò loro una caramellina di zucchero e finalmente potrò tornare a casa.

Sono le 15.42, vado, inizia l'avventura.

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