mercoledì 20 novembre 2013

Il segreto

Volevamo sapere quale fosse il trucco, per avere dei bambini ubbidienti e tranquilli.
E così eccolo qui, "il segreto" tanto atteso.
Anzi, IL segreto, con la i maiuscola e la l pure.
Perchè dopo tre mesi di crucconia, Mamma finalmente lo ha carpito!

La scoperta sensazionale è che i bambini tedeschi, prima ancora di sapere di essere tedeschi, sono bambini.
Sembra una banalità, ma per chi vive qui frustrato dalle proprie incapacità di educatore non lo è affatto.
Piangono, si stancano, fanno capricci e scappano nei supermercati, esattamente come tutti gli altri. (Mamma l'ha visto con i suoi occhi altrimenti non ci avrebbe creduto)
E non solo: disubbidiscono perfino, e anche di questo è stata testimone.
Ci sono voluti tre mesi, sia chiaro, ma alla fine ha visto ben due-casi-due.

Caso 1) Un bambino nel carrello. La madre infila dentro dei babbonatali di cioccolata e lo lascia lì, continuando la spesa. Questa probabilmente si può definire istigazione a delinquere, e infatti il pupo non resiste e ne scarta uno enorme.
Reazione della madre: "Te l'avevo detto di non farlo, guarda qui che disastro" e prova a infilare il cioccolato nella stagnola strappata.
Reazione del figlio: nessuna.
Reazione di Mamma: gioia sadica allo stato puro.
Reazione del cassiere: "Nessun problema signora: sono bambini"
Proviamo ad immaginare la stessa scena a Milano: "E quello? Guardi che lo deve pagare lo stesso, cosa crede? E visto che il codice a barre non è più leggibile per favore me ne va a prendere un altro? Lasci pure qui il carrello, ma faccia in fretta che c'è la fila", fra le occhiate di condanna dei clienti dietro di lei e il figlio che strilla abbandonato.

Caso 2) Una mamma alla cassa. Un bimbo di circa due anni e mezzo, più carrozzina con bimba urlante di una decina di giorni. Il bambino cammina verso l'uscita da solo.
La madre lo ammonisce, il figlio la ignora. (Incredibile, lo so)
Mamma sorride e guarda attentamente la scena, per non perdere nemmeno un dettaglio.
Il bimbo continua a disobbedire, la madre lascia la fila e va a prenderlo. Qualcuno in coda dietro di lei culla la carrozzina.
Lei torna e il bambino scappa di nuovo, giocando con il cancelletto della cassa.
Il cassiere lo rimprovera fermo e gentile, una signora vicina all'uscita lo prende per mano con fare deciso, gli spiega che non deve allontanarsi da solo e lo riporta dalla madre. Tutti le sorridono comprensivi.

Immaginiamo la stessa scena in un supermercato di Milano.
Mamma lascia la carrozzina con titubanza, e si lancia trafelata a inseguire il figlio controllando la carrozzina, la borsa, i potenziali borseggiatori e i potenziali rapitori di minore.
Acciuffa il piccolo con mille occhi puntati addosso e torna in fila litigando con la vecchietta che era dietro di lei che le è ovviamente passata avanti nella fila.
Cerca di tollerare la signora che sbuffa che ai suoi tempi i bambini non erano così, e si accorge con sgomento che quel piccolo disubbidiente è scappato di nuovo, e gioca col cancelletto della cassa. Dalla carrozzina urla fameliche, il resto del mondo la guarda torvo.
A quel punto il cassiere le dice brusco "Per favore signora, stia attenta a suo figlio" e lei diventa rossa. Di vergogna, di rabbia e di frustrazione.
Il bambino arriva quasi alla porta, dei signori lo schivano lesti e Mamma lo vede già sul marciapiede, schiacciato da qualche auto in cerca di parcheggio selvaggio.
"Che vuole che sia, ne ha già uno nuovo nella carrozzina", le dice qualcuno per consolarla.

Mamma cancella questa immagine, guarda la donna serena con la neonata in braccio e le sorride.
Ora ha capito.
Si arrende.

31 commenti:

  1. in merito alla versione "italiana" non posso che concordare. si sarebbe avuta quella scena!!!!!

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  2. Ahhhh allora è solo questo il segreto! Buon senso e civiltà? SONO FOTTUTA allora. ^_^

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    1. Per quello che ho visto direi solo questo. SIAMO FOTTUTE!

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  3. raramente vado con Ema al supermercato per la cosiddetta spesa grossa, andiamo o vado solo per poche cose e anche così la situaizone nn migliora, per quanto frequenti solo supermercati dove mi conoscono da una vita, se fa scene le occhiataccie e le mezze frasi sn sempre dietro l'angolo e io mi sento la madre più incapace del mondo, anche perchè davanti o dietro noi c'è sempre qualcuno cn nano perfettamente silenzioso e composto.cmq l'altro giorno mio marito va cn Ema in un negozio di autoaccessori per comprare una cosa, il bambino è sul passeggino ma troppo vicino al bancone e così tira calcetti al banco...il titolare dice a mio marito: per favore contenga il bambino perchè disturba.e saranno stati li dentro nenache 3 minuti.io sarei uscita sz comprare ma siccome la cosa che serviva era per sua madre ovviamente si è fermato, fosse stata per noi sarebbe uscito.ma anche qui lasciamo stare la cultura italica va...anna

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    1. Se ti dico che a me è successo in un negozio di vestiti per bambini, con l'angolo per giocare? Ero giù dai miei, la commessa dopo un po' che giocavano ridendo a voce alta, è andata a sgridarli e ha detto ad un'altra cliente che non sopporta il chiasso dei bimbi. Ma FORSE hai sbagliato mestiere?!?

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    2. ma così a senso direi che sì...forse avrebbe dovuto darsi all'ippica e io ad una commessa di un negozio per bambini del mio paese l'ho anche fatto capire...e nota che al tempo Ema era ancora piccolo, non camminava neanche, semplicemente aveva la rugna e io dovevo solo fare un cambio.senza parole.anna

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  4. Amen, tutto vero. A me è successo addirittura che NON mi dessero la precedenza in una cassa prioritaria quando ero incinta, enorme, sfinita....e con 4 cose da pagare! Mi son sentita dire "Signora questa è una cassa PRIORITARIA, non DEDICATA alle donne in gravidanza!" Grazie mille.

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    1. Uh, certo, anche a me è successo più volte.... indovina chi erano? vecchietti. no, ma dai?!

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  5. Il segreto è una società kid friendly che è dappertutto, tranne che in Italia.
    Hai ragione da vendere...

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    1. Non so come sia altrove, ma di sicuro in Italia non c'è...

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  6. Mi arrendo anch'io. Siamo spacciati.
    :D

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    1. Emigrate anche voi!!! Sai che belle corse ti puoi fare qui fra i boschi? ;)

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  7. maleducazione e poco senso civico spesso sono merce rara in questo bel paese, è vero.
    ed è altrettanto vero che ormai è un paese per vecchi.
    spesso maleducati, e inaciditi.
    devo però dire che ci sono eccezioni: qui nel piccolo quartiere dove viviamo ora ci sono tanti vecchietti e tante nuove famiglie, c'è un clima da villaggio: nonnine e nonnini che regalano rametti di lillà, foglie secche e melograni ai bimbi quando passeggiamo, il minimarket dove tutti, dal capo alla cassiera, conoscono tutti i clienti, uno per uno, e non c'è volta che non regalino un soldino di cioccolata, e soprattutto un "ciao, come va?".
    e ti vanno a pesare la verdura quando, trafelata con un bimbo per mano e uno in passeggino, te ne dimentichi.
    poi qualche faccia da c... la si trova comunque, eh, però non mi posso lamentare!

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    1. Sei fortunata! quando è così è bellissimo, riesci ad essere più serena e di conseguenza anche i bambini lo diventano!

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  8. Solo questo? Possibile? Frustrazione a manetta!

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    1. Sapessi che nervoso ho io...
      perché? perchè ci faccio comunque sempre la figura da "italiana", come se essere italiani fosse solo una cosa negativa.

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  9. dita nelle orecchie - LA LA LA LA LA LA - non voglio sentire - LA LA LA LA LA LA - poi mi girano di brutto - LA LA LA LA LA - che rabbia mi viene!!!!
    Basterebbe veramente poco!!!

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  10. Io sarò drammatica ma il problema è che i figli i italia sono dei genitori e sono affari loro. Invece i figli sono della società che contribuiranno a mantenere viva, per questo le famiglie cmq definite dovrebbero essere aiutate e non massacrate!
    Lucia malanotteno sloggata

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    1. Lucia, è proprio questo il nodo cruciale. Le cose non funzionano bene se i "figli miei = affari miei"!
      Sentirsi riprendere da uno sconosciuto ti fa vergognare, e la volta dopo ci stai più attento a comportarti male, mentre tua madre vive più serena sapendo di avere una società intera di supporto, e non di intralcio.
      Ahhhh.... che sospiro...

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    2. A me è capitato di essere quello sconosciuto. Inutile dire la madre come si è comportata con me..

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    3. È interessantissimo quello che dite qui. Mi sa che centra parecchie cose.

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  11. non so a Milano ma qui il nano duenne che scappa verso l'uscita me lo hanno fermato con gentilezza più di una volta e senza occhiatacce, così come io ne ho fermati altri non miei!!
    E anche nel discount in cui andiamo abitualmente, nonostante la fila alla cassa che c'è sempre di sabato, nessuno ci ha mai rimproverati per la busta di banane aperta (che per il nano sono come il cioccolato, non resiste!) o simili.
    Quanto ai vecchietti o altri clienti acidi, le mie orecchie sono sorde- trallalero là!
    Abbiamo molto da imparare, in ogni caso, e migliorare quanto a "società che rispetti il bambino e le mamme". Su questo non ci piove, ahimè!

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    1. Beata te! allora vorrà dire che avrai un figlio educatissimo, se è vera la mia teoria! ;)

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  12. Ora, ho capito perché non mi trovo bene qui. Sarò stata tedesca in qualche altra vita precedente!

    Scherzi a parte, loro sono più pragmatici di noi, quindi, si son arresi in tempo di non farsi venire i soliti sensi di colpa e campano meglio!

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  13. ecco pure io ho pensato che se lasciava la carrozzina da sola con la bimba dentro in italia la ritrovava vuota.
    come ci siamo ridotti male, però!

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  14. ahahahah la storia della carrozzine mi ha fatto morire! come al solito hai il potere di sintesi, oltre che dell'ironia! però a parte gli scherzi hai centrato pienamente il punto....veramente abbiamo tanta strada davanti. Chissà se ce la faremo. Ma allora non è solo il mio ad essere un casinaro!

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  15. La parte dei bambini è divertente.
    Quella degli italiani è drammatica.

    Ottimo ritratto comunque!

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